Il risveglio dalla notte di San Silvestro degli italiani, non è stato uno dei migliori, almeno sul piano fiscale: dal 1° gennaio 2014 sono infatti scattati gli aumenti dei pedaggi sulle Autostrade nazionali, un'altra tegola per chi è costretto a spostarsi frequentemente soprattutto per motivi professionali.

Cerchiamo di capire in parole semplici dove e di quanto sono aumentate le tariffe, con l'avvento del 2014.

Ecco i dati divulgati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per singole tratte. Per facilitare la lettura, abbiamo diviso l'elenco sottostante per aree geografiche.

Per quanto riguarda la rete controllata da Autostrade per l'Italia, che ricopre 2965 km, i pedaggi sono aumentati del 4,43%.

Nord Italia

  • Concessionaria Ativa (Autostrada Torino Ivrea Val D'Aosta) 0,82%;
  • Brennero 1,63%;
  • Brescia-Padova 1,44%;
  • Centropadane 8,01%;
  • Autovie Venete 7,17%;
  • Milano Serravalle e Milano Tangenziali 4,47%; 
  • Rav (Raccordo autostradale Valle d'Aosta) 5,00%;
  • Salt (Società Autostrada Ligure Toscana) 3,07%;
  • Satap A4 Tronco Novara est-Milano/Torino-Novara est 5,27%;
  • Satap Tronco A21 Torino-Alessandria-Piacenza 1,66%;
  • Cav-A4 Venezia-Padova, Tang. Ovest Mestre e racc. con Aeroporto Marco Polo e Passante Mestre 6,26%;
  • Torino-Savona 1,60%;
  • Sav (Autostrade Valdostane) autostrada e raccordo 5,00%;
  • Sitaf - Barriera di Bruere 4,23%;
  • Autostrada dei Fiori (A10) 2,78%;
  • Sitaf - Barriera di Salberttrand 3,81%;
  • Sitaf - Barriera di Avigliana 4,31%;
  • Cisa (A15) 6,26%;

Centro - Sud e Isole.

  • Tangenziale di Napoli 1,89%;
  • Sat (Società Autostrada Tirrenica) 5,00%;
  • Strada dei Parchi (A24-A25) 8,28%;

Per quanto attiene invece le seguenti tratte: Autostrade Meridionali (Sam), Consorzio autostrade siciliane Messina-Palermo, Consorzio autostrade siciliane Messina-Catania, e Asti-Cuneo tutti gli utenti, possono tirare un sospiro di sollievo perché non sono stati applicati aumenti.

Le reazioni. 

L'aumento dei pedaggi autostradali è stato accompagnato da una lunga scia di polemiche. Per il Ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, il risultato ottenuto dal suo dicastero è stato positivo: "a fronte di richieste che per alcune tratte arrivavano al 18 %, l'incremento si è fermato a una media del 3,9 per cento".

Negativo è invece il commento del Presidente dell'Osservatorio nazionale sulle liberalizzazioni dei Trasporti, Dario Ballotta, il quale ritiene questi aumenti "ingiustificati" tanto più perché le somme recuperate da tali rincari, "vengono investiti in attività finanziarie o vengono utilizzati per partecipazioni societarie anziché per nuovi servizi o nuove opere per gli automobilisti".