Disastroso. Non ci sono altre parole, stando a Federalberghi, per definire l'andamento dell'estate 2014. Le strutture alberghiere, per la prima volta da sempre, hanno registrato un saldo negativo sia a luglio, sia ad agosto. E questo vale quasi per l'intera Penisola. Mercato interno praticamente assente. Le cause? Maltempo e recessione, ma anche la cronica arretratezza del nostro sistema turistico che, invece, dovrebbe rappresentare una delle voci più importanti del Pil.

I dati

Da quando Federalberghi effettua rilevazioni statistiche sui suoi associati, quindi da oltre 20 anni, mai era stato registrato un doppio dato negativo.

Il confronto tra il luglio del 2013 e quello appena trascorso è impietoso: -0,6%. Leggermente meglio è andata ad agosto: -0,2% rispetto a 12 mesi fa. Fortunatamente a giugno c'era stata una leggera crescita rispetto allo stesso mese del 2013: quindi il trimestre si è chiuso sostanzialmente a 0.

Mercato interno assente

Come fa notare Federalberghi, per gli italiani è stata un'estate magra. Il mercato interno ha fatto registrare in questa estate 2014 un -0,6% complessivo. Il dato è stato compensato, tuttavia, da un aumento di affluenza degli stranieri (+0,6%). I tedeschi continuano ad amare il cosiddetto Bel Paese. Federalberghi ha stimato che ben 31 milioni di tedeschi abbia visitato l'Italia quest'estate.

Al secondo posto gli statunitensi con circa 10 milioni di visitatori, quindi i britannici (9 milioni) e i francesi (poco più di 8 milioni).

Si spera in settembre

Una stagione alberghiera così compromessa difficilmente si riprenderà nel mese di settembre, opzionato in genere solo dai turisti stranieri. Il doppio dato negativo di luglio e agosto, sempre secondo Federalberghi, avrebbe causato un -5% sui fatturati delle strutture ricettive italiane.

Una vera e propria catastrofe. L'Italia, stando ai dirigenti di questa associazione di categoria, non paga solo il clima infelice e la recessione, ma anche l'arretratezza tecnologica dell'intero sistema alberghiero e la cronica mancanza d'infrastrutture.