Le ultime novità sul bonus da 80 euro per mamme e bebè dal Governo Renzi e il punto sugli 80 euro per pensionati e partite IVA, ormai impensabile a breve e con ogni probabilità per tutto il 2015: le risorse economiche necessarie per ampliare la platea dei beneficiari oltre i parametri attuali sarebbero enormemente superiori a quelle richieste per la concessione del bonus alle neomamme. Iniziamo la nostra panoramica aggiornata ricordando che con la Legge di stabilità è stata confermata la platea del bonus da 80 euro: possono riceverlo i cittadini con redditi annuali compresi tra gli otto e i ventiseimila euro; con la legge di stabilità il bonus Renzi diventa strutturale e si trasforma in detrazione fiscale.
Ma la grande novità è il bonus bebè da 80 per le mamme che partoriscono o adottano un bambino: il nuovo bonus varrà per famiglie con reddito combinato dei due genitori fino a 90 mila euro lordi annuali e varrà per figli fino a tre anni, con erogazione a partire dall'inizio del 2015 e fino a fine 2017. Il bonus per le neomamme da 80 euro di Renzi dovrebbe essere esentasse e inoltre, ove vi siano i presupposti, cumulabile con il bonus da 80 (ora detrazione) già elargito alla platea di cui sopra.
Si faccia attenzione poiché il bonus bebè 2015 da 80 euro non verrà erogato automaticamente: mamme e famiglie dovranno farne esplicita richiesta all'INPS, con l'istituto di previdenza che si farà carico di gestire le domande per l'erogazione della cifra totale annuale di 960 euro, che varrà per i primi tre anni di vita del figlio.
Per quanto concerne le risorse economiche, per il 2015 si parla di soli 202 milioni di euro (607 nel 2016 e circa un miliardo nel 2017), sufficienti a coprire potenzialmente solo la metà delle nascite, ma va precisato che da parte del MEF sono già giunti chiarimenti: la cifra è indicativa e non costituisce lmite assoluto; il Governo Renzi probabilmente andrà a pescare le risorse extra necessarie dal fondo per le famiglie.
Brutte notizie invece per il bonus da 80 euro a pensionati e partite IVA promesso mesi fa da Renzi e poi, già diverse settimane fa, smentito. Analizzando a oggi la situazione (ma lo si sapeva già prima, nessuno aveva davvero creduto a tale promessa del Premier), appare pressoché impossibile un allargamento del bonus da 80 euro a pensionati e partite IVA (per le quali sta per giungere il già criticatissimo nuovo regime dei minimi del 2015), una platea sterminata che richiederebbe coperture economiche straordinariamente ampie, lontane dall'essere compatibili con gli attuali conti dello stato.
Se è quindi facile escludere ogni intervento in questo senso da qui all'inizio del 2015, è assolutamente probabile che simili allargamenti della platea dei destinatari del bonus Renzi siano da escludere anche per il resto del prossimo anno. Tornando, in conclusione, al nuovo bonus bebè 2015 per le neomamme, ci si attendono ulteriori dettagli e chiarimenti di tipo procedurale da parte dell'INPS o dei ministeri entro le prossime settimane.