L'Italia ha individuato gli ambiti di azione su cui lavorare per presentare all'Unione Europea le proposte per gli investimenti necessari al rilancio dell'economia. Il 15 ottobre, si apprende da un comunicato stampa del Governo, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio ha dato il via alle attività necessarie per predisporre i progetti e gli indirizzi di investimento che l'Italia presenterà all'Unione.

Si tratta di un'iniziativa inquadrata nell'ambito della creazione di una task force guidata dalla Commissione europea e dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che secondo il comunicato del Governo -"influenzerà il policy making europeo, a partire proprio dal "pacchetto investimenti" annunciato dal Presidente designato della Commissione Jean-Claude Juncker lo scorso giugno".

Si tratta di una razionalizzazione a monte che dovrebbe orientare e limitare la dispersione degli investimenti che dovrebbero arrivare e generare gli effetti in ambiti di circoscritti ad alto fabbisogno di rilancio e con prospettive di ritorno elevate. L'obiettivo da un punto di vista macroeconomico sembra essere quello di spingere la ripresa dell'area euro attraverso una spesa pubblica in investimenti in ambiti a maggior capacità di accelerazione rispetto agli aspetti essenziali delle economie moderne: quale innovazione, infrastrutture e ambiente. Questa volta però fissando criteri che garantiscano un respiro europeo e non semplicemente "regionale". Si potrebbe dire un'azione keynesiana ben coordinata che punta sul futuro dei paesi dell'Unione Europea cercando di lanciare e strutturare gli investimenti in maniera transanazionale.

L'Italia in questo processo ha il merito di avere lanciato l'iniziativa nel suo ruolo di Presidenza dell'Unione. Una decisione che ha raccolto il consenso dell'Ecofin martedì scorso. La scadenza è per il prossimo Dicembre. I progetti che si dovranno presentare sono stati incanalati all'interno di tre criteri primari:

  • avere un carattere tale da superare i confini nazionali, ovvero un valore aggiunto europeo in termini geografici o di politiche;
  • essere attuabili nel triennio 2015-2017;
  • essere economicamente sostenibili.

Il Governo ha dato il via alle attività mirate a selezionare ed individuare i progetti che potrebbero beneficiare del pacchetto investimenti e li ha articolati in cinque ambiti, affidati a cinque gruppi di lavoro appositamente costituiti e coordinati dalle Amministrazioni competenti.

Si tratta di:

  • Ricerca e sviluppo, Piccole e Medie Imprese;
  • Infrastrutture;
  • Infrastrutture sociali;
  • Economia digitale;
  • Ambiente e territorio.

La scadenza per questi lavori è per fine Novembre momento in cui i gruppi produrranno al governo la lista dei progetti che l'Italia presenterà a Bruxelles.