Aumento sigarette e benzina, il rincaro si attuerà dal 2015: fino a 20 centesimi sulle bionde, in calo i prezzi della sigaretta elettronica: ecco le novità del nuovo decreto sulle accise.

Aumento sigarette: rincaro sulle bionde, diminuisce il prezzo delle e-cig

Ancora un aumento sul costo delle sigarette e della benzina: l'ennesimo rincaro è dovuto al recente decreto sulle accise approvato dal Consiglio dei Ministri nella serata di lunedì. La nuova legge determinerà un prelievo fiscale sul prezzo delle sigarette il cui aumento si stima nell'ordine dei 20 centesimi.



Il rincaro delle sigarette sarà però diversificato e non colpirà tutti i brand nello stesso modo: si farà sentire in misura maggiore sulle marche più economiche, mentre per quelle più care l'aumento dei prezzi sarà minimo. In particolare, l'aumento delle sigarette dal 2015 sarà determinato dalle scelte dei produttori che, in vista del maggior esborso fiscale, saranno costretti a rivedere i propri prezzi. Il cambiamento sarà effettivo a partire dal primo gennaio 2015 e, anche se più o meno tutti i marchi di sigarette subiranno un rincaro, si registra invece una diminuzione del prezzo delle sigarette elettroniche attraverso un futuro sconto governativo che abbatterà i prezzi fino al 50%. Ulteriori aumenti sono previsti inoltre per i prezzi dei flaconi di essenze e-cig, per tabacco trinciato, sigari e sigaretti, seppur in minor misura.

Aumento benzina 2015, rincaro fino a 8 centesimi al litro

Non solo sigarette: dal 2015 anche la benzina in aumento per un rincaro che potrebbe sfiorare la soglia di 8 centesimi a litro. L'ipotesi, paventata dagli automobilisti già da tempo troppo oberati dai costi insostenibili del carburante, diverrebbe realtà se dovesse essere confermata la nuova clausola di salvaguardia della legge di Stabilità.

La novità comporterebbe un aggravio per gli automobilisti italiani pari a circa 2,4 miliardi di euro che, come commenta l'Unione petrolifera, "darebbe il colpo di grazia ad ogni ipotesi di ripresa dei consumi e dell'attività economica". Secondo l'Up, così facendo l'Italia rischia di non uscire più dalla spirale recessiva, anche in vista di ulteriori aumenti già previsti per gli anni successivi al 2015.



Sull'aumento della benzina l'Up ha poi chiesto l'ennesimo incontro con Renzi per "spiegare il punto di vista di una industria che continua e continuerà per lungo tempo ad essere strategica per il paese".