Dal 2008 ad oggi l'albero di Natale degli italiani si è abbassato di mezzo metro. Il particolare dato è stato fornito da un rapporto della Coldiretti che, in occasione della festività dell'Immacolata, in cui per tradizione si allestisce l'albero, ha voluto ricordare agli italiani l'amaro bilancio della crisi sulle feste.

Secondo lo studio infatti gran parte degli alberi di Natale acquistati negli ultimi sei anni sono inferiori al metro e mezzo di altezza, e in alcuni casi non si supera nemmeno il metro. Stesso discorso per il presepe, al quale molte famiglie decidono proprio di rinunciare.

Gli alberi più piccoli sono più facilmente trasportabili, richiedono poco tempo per essere montati e occupano meno spazio di un albero gigante, in una casa, quella degli italiani, dove quasi in rapporto proporzionale diminuisce anche la superficie disponibile.

In pochi metri quadrati vengono preferite soluzioni più piccole e poi smontabili in poco tempo, quasi come se la crisi economica avesse reso irrilevante anche le festività natalizie. Anche l'albero "vero", cioè l'abete vero e proprio, che fino a qualche anno fa molti sceglievano di acquistare, anche se in appartamento, viene pian piano dimenticato. Di conseguenza, la tabella dei prezzi scende e nei vivai gli abeti vengono venduti a prezzi più accessibili rispetto agli anni passati.

Circa 20-50 euro per un albero di un metro e mezzo.

I più scelti da tutti risultano invece risultano essere gli alberi di Natale economici, montabili in poco tempo. Più onerosi rimangono invece gli alberi artificiali alti più di 180 centimetri, il cui prezzo si aggira sui 90 euro in media, esclusi eventuali "optional" quali gli addobbi, le estremità innevate o illuminate con fibre ottiche.

L'albero di Natale rimane però una tradizione a cui gli italiani sono molto legati, secondo la Coldiretti. A chiudere il rapporto alcune statistiche: Per il 2014, il 33% dei connazionali farà solo l'albero, il 6% deciderà di fare solo il presepe, mentre il 39% li farà tutti e due.