Tra gli emendamenti presentati questa settimana in Commissione Bilancio al Senato, c'è veramente di tutto: dalla riforma sulle pensioni, al blocco degli stipendi statali e delle forze dell'ordine, al bonus bebè e ai Quota 96. Tutti gli emendamenti sono stati presentati a Palazzo Madama e si attende il voto da parte del Senato che dovrebbe essere fissato per giovedì. Tra gli emendamenti, anche uno stanziamento di circa un miliardo di euro alle Regioni per l'allentamento al Patto di stabilità 2015, mentre altri 75 milioni serviranno per le bonifiche del territorio contro l'inquinamento d'amianto.

Come riportato su "Business Online", le novità apportate nella Legge di Stabilità 2015, riguarderebbero anche l'introduzione di una sanatoria per i centri scommesse non autorizzati, oltre a fermare i prelievi fiscali sulle slot e l'anticipazione della gara del lotto al 2015.

Per i dipendenti statali e, soprattutto le forze dell'ordine, invece, gli stipendi sono rimasti congelati. Circa 3,5 milioni di dipendenti pubblici, infatti si sono visti bloccati gli stipendi per effetto del congelamento della dinamica contributiva del pubblico impiego, compreso il mancato riconoscimento dell'identità di vacanza contrattuale, garantendo alle casse statali un contenimento della spesa pubblica.

Per quanto riguarda le Pensioni, invece, rimane ancora un caso irrisolto, il problema dei Quota 96, ovvero quella categoria del comparto scuola che, a causa dell'introduzione della Riforma Fornero che non ha tenuto conto della peculiarità del calendario scolastico, sono rimasti tuttora privi di copertura previdenziale.

Sono stati 3 gli emendamenti presentati che dovrebbero mandare a riposo migliaia di persone coinvolte.

Sempre rimanendo nel contesto della scuola, sono in arrivo circa 130 milioni di euro per garantire la pulizia negli edifici scolastici. Infine, tra gli emendamenti, anche il bonus bebè: a partire dal prossimo anno, il suddetto, non sarà più legato all'Irpef ma all'Isee. Su tutto ciò, si attende per giovedì il voto definitivo della Camera.