Dopo l'approvazione da parte della Camera dei Deputati, la riforma Pensioni contenente i nuovi requisiti per la pensione anticipata, è approdata nelle aule di Palazzo Madama. Sono tante le proposte avanzate in Parlamento negli ultimi giorni che hanno portato a delle modifiche nella Legge di Stabilità con la speranza di migliaia e migliaia di lavoratori, di ricevere risposte concrete anche da parte del Senato. Rimane ancora da capire se sarà confermato il provvedimento sull'opzione donna, ovvero quella manovra che permetterà alle lavoratrici donne di lasciare il lavoro e, quindi accedere al pensionamento dopo il raggiungimento dei 57 anni di età pena una piccola riduzione sull'assegno pensionistico.

Sono due gli emendamenti che sono stati introdotti nella nuova Legge di Stabilità con lo scopo di modificare in via definitiva il sistema previdenziale italiano. Ciò riguardano, l'uscita anticipata dal lavoro prima dei 62 anni di età ma essendo in possesso di una sufficiente anzianità contributiva e l'applicazione dei tetti massimi sulle pensioni elevate allineate con gli stipendi che avevano subito un rimedio nella scorsa primavera.

Come riportato su "Qui finanza", con la nuova normativa, mutano, seppure in modo parziale, i requisiti per il pensionamento. Gli uomini, infatti, potranno accedere alla pensione dopo il raggiungimento dei 42 anni e 6 mesi di contributi. Cosa assai diversa per le donne, le quali potranno usufruire dell'assegno pensionistico dopo aver maturato un'anzianità contributiva di 41 anni e 6 mesi di contributi.

Precisamente, mantenendo attiva l'opzione donna, il taglio dell'assegno pensionistico potrebbe consistere in una misura del 15 %. L'altra novità introdotta nella Legge di Stabilità, è l'introduzione della cosiddetta "busta arancione", ovvero uno strumento messo a disposizione dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che consente al contribuente di sapere a quanto ammonta il proprio assegno pensionistico.

Ogni contribuente, quindi sarà dotato su richiesta di un codice Pin che gli permetterà di accedere al proprio profilo sul portale Inps, dove sarà possibile consultare l'estratto conto previdenziale e, tramite l'applicazione visibile online, elaborare i contributi che ancora mancano per l'uscita in pensione. I suddetti contributi verranno calcolati tenendo conto dei dati presenti alla Ragioneria dello Stato: andamento del Pil, retribuzioni medie, livello d'inflazione e speranza di vita.