Quest’anno volge ormai al termine e il 2015 riserva moltenovità per quanto riguarda il sistema previdenziale italiano.

A partire dal 2015, infatti, ci si aspetta un nuovo piano dirivalutazione delle Pensioni con taglio, ovvero gli assegni pensionisticisaranno rivalutati dello 0,3 %. Nello specifico, la rivalutazione avverrà dello0,2 % visto che, un pensionato che oggi percepisce un assegno di 1000 eurolordi, l’anno prossimo non percepirà 1003 euro bensì 1002,01 euro applicando,quindi, un aumento dello 0,2%.

Tutto ciò, è dovuto all’adeguamento delle pensioni all’inflazione.Come riportato sul quotidiano “Il sole 24 ore”, ogni anno il ministero dell’Economiasi riserva di pubblicare un decreto con il valore provvisorio per larivalutazione degli assegni pensionistici.

Secondo il tasso provvisoriopubblicato l’anno scorso, infatti, si evince che al finire dell’anno 2013 lepensioni sono state rivalutate dell’1,2 %. Cosa assai diversa per l’anno incorso, per il quale è stato indicato il tasso definitivo per la rivalutazionecon l’1,1 %, mentre per il 2015, è stato pubblicato un tasso provvisorio pariallo 0,3 %. Per le persone che percepiscono 1.000 euro lordi, non deve essereapplicato lo 0,3 % su tale importo, ma deve essere applicato sulla base diquanto percepito l’anno precedente. Ciò sta a significare che, il tasso dirivalutazione non deve essere applicato su un valore provvisorio ma soltanto suun valore definitivo. Quindi, applicando il tasso dell’1,1 % sull’importopercepito nel 2013 di euro 988,14, l’assegno pensionistico nel 2014 dovrebbeessere di euro 999,01.

Ciò comporterebbe anche un conguaglio negativo che andrà adincidere sulle pensioni, visto che, ad inizio del 2015, l’Inps provvederà arecuperare la differenza che sarà pari allo 0,1 %. Da considerare il fatto, chenella legge di stabilità, è stato introdotto un nuovo meccanismo di rivalutazioneche permetterà di applicare il tasso in misura proporzionalmente inferiore con l’aumentaredegli assegni pensionistici.

Quindi, sempre come riporta il “Sole 24 Ore”, per le pensionifra 3 o 4 volte il minimo, l’indicizzazione è passata dal 90 al 95 %, mentre èscesa dal 50 al 40 % per gli assegni che vanno oltre 6 volte il minimo. L’Inps,provvederà a comunicare tutto tramite una circolare nelle prossime settimane.