Il business delle patatine in Italia è un mercato che vale 3 miliardi di euro. Uno dei pochi settori che non conosce crisi, grazie a un marketing aggressivo ed efficace da parte delle aziende. Le chips o crisps (come le chiamano gli inglesi) sono un imprevedibile traino del made in Italy, presente per Expo 2015. Ora dovrà fare fronte a un nuovo marchio: le patatine Lay's della PepsiCo, in grado di fatturare 30 miliardi. Primo in molte nazioni, il colosso americano ha deciso di puntare anche sul mercato italiano. La multinazionale a stelle e strisce si è accordata per la distribuzione del suo prodotto con la Ferrero, marchio storico italiano da 8 miliardi di fatturato (5% di crescita nel 2013).
Un portavoce della PepsiCo ha ammesso: "Il nostro paese per ora non è un mercato attraente per il brand Lay's, ma importante perché 'ponte naturale' con il sud Europa in forte crescita.
La strategia della PepsiCo di diventare leader nel mercato delle patatine anche in Italia è sembrata abbastanza chiara alleandosi con la Ferrero. Da anni giocano un ruolo primario, i grandi marchi italiani delle chips: Amica Chips e Unichips, che da soli si spartiscono il 50% del fatturato complessivo. I primi con 83 milioni e un trend in crescita del 20%, di cui 4 milioni di guadagno all'estero ( Paesi del Mediterraneo e Corea del Sud). La milanese Unichips (San Carlo, Pai), 25% nel mercato nazionale e oltre 300 milioni di fatturato, determinata a competere nei maggiori paesi al mondo per vendita di patatine: Canada, Usa e Paesi arabi.
A seguire i marchi Pata e Ica Foods, capaci di tenera testa all'outsider Pringles, nobile decaduta nel mercato italiano.
Voci di una presunta alleanza tra i due big Amica Chips e Unichips? Susanna Vitaloni capo di Unichips-San Carlo ha voluto precisare, che non c'è stato nessun tipo di accordo tra le due società. Eppure Alfredo Moratti, fondatore di Amica Chip, in un'intervista al magazine Pagine99, sostiene che non solo esiste un accordo con Unichips, ma entrambe le aziende operano in maniera analoga, con il fine di garantire un regime di qualità sano e controllato.
Tuttavia prima dell'estate, l'Unione Nazionale Consumatori aveva messo in dubbio le diciture ''patate artigianali e hand cooked'', proprio di Amica Chips, che potrebbero non corrispondere a verità. Ad ogni modo come ha spiegato Massimiliano Dona (segretario generale dell'Unc), tutto quanto è ancora sotto indagine.