Le due principali 'griffe' dell'abbigliamento sportivo, Nike e Adidas, guerreggiano 'ideologicamente' in questi giorni. A suscitare l'ira del marchio Nike, che ha una storia più recente rispetto a quella appartenente all'Adidas, sono stati alcuni affari di spionaggio industriale e violazione dei diritti commerciali. Il colosso americano lamenta alcuni casi di 'imitazione' nella fabbricazione degli scarpini. Pare che tre ex dipendenti dell'azienda Nike, passati poi alla multinazionale tedesca, abbiano portato via alcuni progetti, non ancora resi pubblici, determinanti per l'assunzione proprio nel nuovo studio dell'Adidas a Brooklyn.

Un affare di spionaggio consumatosi interamente in terra americana. Adesso la Nike chiede circa 10 milioni di dollari come danno d'immagine e morale. Le risorse intellettuali del colosso americano sono state derubate per dare linfa ad un altro marchio. Sono stati copiati non solo gli scarpini, ma anche prodotti per il running. I tre dipendenti sono stati, su richiesta della Nike, sospesi dall'attività lavorativa almeno per il momento.

I due più grandi colossi dello 'sportswear' sono soliti a 'guerre fredde'. Già quest'estate, in vista dei mondiali in Brasile, i due marchi cercavano di accaparrarsi i giocatori più quotati e noti, per avviare le loro campagne. Ad avere la meglio fu proprio il marchio Nike che di fatto divenne il principale fornitore vestendo cosi 10 delle 32 nazionali. Adidas invece ne aveva avuta una in meno. Una sfida che si ripercuote anche nei social. La Nike può vantare anche un maggior numero di follower rispetto al marchio tedesco. La griffe che in questi anni ha saputo imporsi con più originalità vantando un grande popolo di sostenitori proprio su Fb è stata la Nike. Il baluardo dello sport mondiale si conferma oltre a realtà concreta, anche mediatica. La società Adidas si accontenta del ruolo di Official partner. In questi anni il Nike's style si è dimostrato nettamente superiore specie per l'abbigliamento running.
Euro2016 - Gli scarpini non ancora brevettati dalla Nike, saranno indossati tra due anni in Francia in occasione degli Europei. Anche lì si riaccenderanno le polemiche. I primi sussulti però iniziano a creare frastuono attorno al mondo dello sport business.