In una giornata dominata dalla politica con i risultati delle elezioni regionali a fare da sfondo al panorama italiano. Piazza Affari sembra sonnecchiare in attesa di nuovi risvolti soprattutto per quanto riguarda il destino della Grecia, che venerdì dovrebbe restituire al Fondo Monetario Internazionale la rata da 300 milioni di prestito.

Titoli Borsa oggi: Piazza Affari in negativo

Dunque, poco entusiasmo nell'intera seduta a Piazza Affari con l'indice Ftse Mib che alle ore 13 perde lo 0,16% e che ha chiuso con un -0,26%. Dopo un inizio in positivo il principale indice della Borsa di Milano è passato in territorio negativo a metà mattinata, complice il calo di alcuni bancari: Banca Popolare dell'Emilia Romagna perde l'1,78%, il titolo di Ubi Banca lascia sul terreno l'1,14%, Mediobanca in calo a fine seduta a Piazza Affari dello 0,48%.

Ancora in negativo il titolo Mps che registra un calo finale dello 0,27%. Il titolo di Banca Mps aveva anche raggiunto un calo vicino al punto percentuale ma poi nel pomeriggio si è ripreso e ha chiuso vicino alla parità dell'apertura.

Da segnalare l'inversione di tendenza del titotlo Azimut che dopo un'apertura in positivo ha subito una frenata ed è passato in territorio negativo chiudendo con un importante calo dello 0,89%. Tra i peggiori titoli della giornata di oggi oltre al già citato Banca Pop Emilia Romagna c'è Prysmian (-1,27%) e gli energetici Snam e Tenaris che perdono rispettivamente l'1,24 e l'1,06%. In positivo A2a (+2,29%) Campari (+1,51%), Tosd's e Yoox. Bene anche Fiat Chrysler che guadagna lo 0,62%.

Fra gli altri titoli, si segnala il balzo di inizio mattinata della Lazio che dopo aver guadagnato lo 4,5% ha chiuso con il +1,43% dopo la conquista del terzo posto in campionato che garantirà alla società biancoceleste l'opportunità di partecipare ai preliminari di Champions della prossima stagione.





Spread Btp-bund oggi 1 giugno



Fiammata a metà mattina dello spread btp-bund che in apertura oggi, 1 giugno, si attestava a 137 punti base. Poco dopo le 10,30 il differenziale fra i bund tedeschi e i btp italiani a 10 anni è balzato a 146 punti per poi scendere a 142 fino alla chiusura dei mercati. I rendimenti dei titoli italiani si sono portati sopra l'1,9% mentre i tassi di quelli tedeschi sono scesi a quota 0,49%. Non una grossa preoccupazione per il Governo italiano che in questi mesi sta beneficiando delle politiche del quantitative easing della Bce.