270 voti favorevoli, 113 contrari e 22 astenuti… Negli scorsi mesi se n'era parlato ampiamente su internet, sui blog e qualcosa era stato accennato anche sui Tg. La Camera ha approvato la legge di delegazione europea, legge che recepisce 56 direttive e 9 decisioni quadro dell'Unione Europea. Tra le direttive approvate e che entreranno in vigore dal 1 gennaio 2016, la direttiva europea 2014/59/UE, l'emendamento che autorizza le banche al prelievo forzoso di denaro dai conti bancari dei loro clienti, il cosiddetto "bail in".

Per capire meglio è d'obbligo fare un passo indietro.

Italia, Governo Amato, correva l'anno 1992. La situazione economica del bel Paese versava in uno stato impietoso - corsi e ricorsi storici scriveva Giambattista Vico - così, una mattina molti italiani capirono, come d'incanto di aver risolto il problema. In effetti il problema loro non sapevano neanche di averlo risolto, ma praticamente erano stati loro. Il Governo Amato aveva infatti provveduto a ritirare il 6 per mille, che in termini matematici è anche detto 0,6%, dai conti di tutti quegli italiani che avevano depositato nei propri conti correnti un'ammontare superiore ai 10 milioni lire vecchie lire. Su dieci milioni, insomma lo Stato aveva preso 60 mila lire. Italia salvata e tutti contenti.

Contenti? Da che mondo è mondo se qualcuno ti prende dei soldi senza chiedere e senza alcun permesso più o meno implicito, si parla di furto.

Poi sono passati gli anni ed i numeri sono lievitati. Questa volta era Cipro sull'orlo del baratro e la % del prelievo ben più alta dello 0,6%, circa il 30%. Ossia 1/3 di quello che era stato messo da parte dal risparmiatore.

Cosa significa bail in?

Se andiamo all'etimologia della parola, bail in si può tradurre con salvataggio interno, o "salvataggio dall'interno". Semplice: La banca non avrà più aiuti statali, aiuti esterni appunto, aiuti che provengono in fin dei conti - scusate il gioco di parole - dai risparmi degli onesti cittadini.

No. Non sarebbe giusto che la banca ricevesse i soldi dei contribuenti, non di tutti almeno. Che prendessero i soldi dei loro clienti. Ma non sono anche loro contribuenti? O no?

Il prelievo forzoso a chi potrà essere applicato?

Il tetto entro cui i conti bancari sarebbero al sicuro sembra essere 100.000 euro. Chi avrà in banca cifre inferiori a tale importo non rischierà d'incorrere "eventualmente" (è bene ricordarlo) nel prelievo forzoso nel caso in cui la sua banca rischi il fallimento. In Germania, dove un principio analogo è già presente, il limite al di sotto del quale la banca non potrà mettere in pratica il prelievo forzoso è di 30.000.

Di che preoccuparsi allora? Saranno colpiti solo quelli che potranno permetterselo!

O no? E se avessimo appena venduto un immobile, in Italia lo hanno un po' tutti un immobile? E sarebbe corretto prelevare i soldi da una società? La società è ricca, è vero, ma gli stipendi poi come li paga?