Ritornaa calare, a giugno, l'indice della produzione industriale elaborato dall'Istat. Rispetto a maggio il calo è stato dell'1,1% mentre rispetto allo stesso mese dell'anno scorso dello 0,3%. Reggono invece il primo semestre ed il secondo semestre che sono entrambi positivi dello 0,4% rispetto al semestre ed al trimestre precedente. Il calo segue il risultato record del mese di maggio che aveva fatto registrare un + 0,9%rispetto al mese precedente e un + 3,1% rispetto a maggio 2014. Molto probabilmente gli effetti negativi di giugno sono imputabili soprattutto al ponte della Festa della Repubblica.

I settori in calo

Tutti in calo i diversi settori: I beni strumentali arretrano dell'1,3%, i beni intermedi dell'1,7%, i beni di consumo dello 0,8% e l'energia dell'1%. I risultati precedenti vanno però corretti in base al calendario ed ai giorni lavorativi. Si ottiene, quindi, un aumento dei beni strumentali del 3,3%. Gli altri settori restano comunque in calo, anche se in modo lieve l'energia (0,5%). Più in dettaglio i comparti che registrano una crescita maggiore sono quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+13,7%),della fabbricazione diprodotti petroliferi raffinati e coke (+11,0%), della produzione di prodotti farmaceutici (+6,1%) e della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica (+3,4%).

In calo, invece, i settori dell'attività estrattiva (-9,8%), delle fabbricazioni di prodotti in metallo (-6,5%), delle industrie tessili e dell'abbigliamento (-4,4%), delle altre industrie manifatturiere (-4,9%)e delle industrie alimentari (-1,3%).

Cos'è l'indice della produzione industriale?

L'indice della produzione industriale rappresenta la misurazione variabile nel tempo del volume della produzione effettuata dal settore dell'industria con l'esclusione delle costruzioni.

È basato sulla rilevazione statistica, presso le varie imprese, delle informazioni dettagliate riguardanti specifici prodotti, scelti per rappresentare l'insieme delle attività produttive dell'industria italiana.