Secondo l'ultimo Rapporto Caritas sulle politiche contro la povertà in Italia, presentato oggi a Roma, il numero di persone che vive sotto la soglia della povertà è più che raddoppiatonegli ultimi7 anni e se nel 2007 si contavano circa 1,8 milioni di poveri, nel 2014 siamo arrivati a 4,1 milioni.
L'attualeGoverno Renzi, che haintrodotto nuove misure nel sostegno alreddito, finora però non ha fatto grandi passi avanti rispetto ai governi precedenti, al contrario, ha confermato la trascuratezzadella politica italiana nei confronti delle persone bisognose.
La Caritas Italiana giudica dunque severamente l'operato della politica, mettendo tutto nero su bianco nel Rapporto 2015denominato: 'Le politiche contro lapovertà in Italia'.
“Qualcosa non è sufficiente, le misure adottate devono essere strutturali per contrastare efficacemente la povertà", afferma il direttore della Caritas Italiana, Don Francesco Soddu, nel presentare il Rapporto 2015. Vengono riconosciuti dei miglioramenti rispetto al passato grazie alle politiche dell’ultimo esecutivo, con l'aumento dei fondi per le politiche sociali, l'introduzione del bonus di 80 euro per i lavoratori dipendenti ed il bonus bebè, oltre a nuovi strumenti come l'Asdi, ma si sottolineanocriticitàin quanto le risorse messe a disposizione non bastanoper arginare il problema.
Negli anni intercorsi tra il 2008 ed il 2015, i fondi nazionali destinati alle politiche sociali sono diminuiti passandoda oltre 3 miliardi di euro a poco più di 1 e la distribuzione della spesa pubblica non va a favore dei poveri: l'Italia, rispetto agli altri paesi dell' eurozona, è sotto la media per quanto riguarda gli stanziamenti dedicati alla lotta alla povertà.
Inoltre è l'unico Paese insieme alla Grecia a non avere misure nazionali come il reddito minimo che agevolerebbe molto le famiglie italiane che non riescono a far fronte alle spese.
Insomma, durante la crisi non ci sono stati interventi strutturali che avrebbe portato a dei cambiamenti significativi - segnala la Caritas - e nel periodo 2007-2014 non ci sono novità degne di nota, il tutto poi è stato fortemente aggravato dalle politiche di austerità imposte dall'Europa.