Ti aspetteresti che un qualunque economista, autorevole e di chiara fama, stroncasse l’innalzamento della soglia dei contanti da 1000 a 3000 euro per le compravendite private, promosso dal Governo Renzi, definendolo l’ultimo strumento di evasione fiscale in favore di commercianti e piccoli risparmiatori, prodromo di una pericolosa deriva antilegalitaria. Invece Massimo Lo Cicero, economista napoletano, autorevole e di chiara fama, docente a La Sapienza e a Tor Vergata, non solo non è preoccupato dal provvedimento contenuto nella prossima legge di stabilità, ma è convinto che transazioni “pro manibus” fino a 3000 euro possano avere effetti benefici sulle famiglie italiane.

Famiglie

«Secondo me – osserva Lo Cicero – la questione che tale provvedimento possa contribuire a gonfiare l’economia sommersa non si pone neppure. Evasione fiscale e trasferimento di denaro in nero sono fenomeni transnazionali di grandi dimensioni e per arginarli ci sono le autorità preposte. Sono convinto che questa misura - aggiunge – possa davvero stimolare i consumi, riavviando così l’economia di base, che è quella che muove il Paese. Inoltre ritengo che sia giusto consentire alle famiglie di accrescere, anche se solo in via precauzionale, la liquidità domestica».

Banche

L’evasione fiscale è uno dei mali endemici dell’Italia e molto esperti concordano che la via del rigore tracciata dalle riforme “lacrime e sangue” del governo Monti sia ineluttabile, ma Lo Cicero ragiona diversamente: «D’accordo, l’evasione è fenomeno su larga scala e oggettivamente un gran numero di italiani si rende responsabile di questo odioso reato, ma è altrettanto vero che la pressione fiscale nel nostro Paese è insopportabilmente alta.

La misura dei 1000 euro è troppo stringente e mi sembra che alla fine abbia favorito soprattutto le banche, che hanno incassato, attraverso carte di credito e bancomat, un bel po’ di soldi in commissioni. La strada maestra è quella di abbattere il macigno della spesa corrente dello Stato, che ammonta annualmente a 800 miliardi di euro, e gli sprechi. Quelli sono davvero inaccettabili».