Non tutti gli atti che un Esecutivo emana hanno la stessa importanza per la vita dei cittadini di uno Stato. Nel palinsesto del Governo Italiano, il 10 aprile è stata calendarizzata la presentazione del DEF, il Documento di Economia e Finanza. Questo atto, come rilevanza è secondo solo alla Legge di Stabilità e pertanto, c’è molta attesa sui contenuti. Difficile, ma non improbabile che al suo interno ci siano punti o indicazioni su un tema molto caro a tanti italiani, cioè quello delle Pensioni.
Indirizzi di spesa del Governo
La presentazione in prima lettura del Documento di Economia e Finanza è previsto, come dicevamo, per il 10 aprile e si inizierà alla Camera dei Deputati.
Il DEF è l’atto con cui il Governo presenta al Parlamento i capitoli, gli stanziamenti e gli indirizzi di spesa per l’anno 2016. In altri termini, al suo interno, sono indicate le cifre che il Governo prevede di spendere per determinati interventi che ha messo in atto o che prevede di mettere in atto. Questo significa che se il Governo ha intenzione di mettere mano al capitolo previdenziale o a parte di esso, per esempio quota 41, precoci, ottava salvaguardia e così via, nel DEF ci sarebbe già qualche indicazione, qualche indizio. Sicuramente non è un caso che in questi giorni, le iniziative, le manifestazioni e le proteste su più fronti abbiano aumentato la loro intensità. Infatti sono aumentate le iniziative dei lavoratori precoci e dei loro comitati, così come sono tornati alla carica gli stagionali per la Naspi e le donne che chiedono l’estensione al 2018 di opzione donna.
È il momento di far sentire la propria voce per diritti che si rischiano di perdere
Parliamoci chiaro, il rischio che si rimanga per l’ennesima volta con l’amaro in bocca è molto alto. Come già successo con la Legge di Stabilità 2016, quando tutte le speranze o quasi, di pensionati, lavoratori e disoccupati, furono disattese e tutti i provvedimenti che erano attesi furono rimandati a date future ed incerte.
Infatti, anche se la scadenza per la presentazione del DEF è imminente, non c’è per il momento alcun accenno alla questione previdenziale. Il rischio che molti lavoratori restino imbrigliati nelle strette maglie della Fornero e che molti lavoratori perdano il diritto ad un sussidio di disoccupazione quantomeno dignitoso è alto.
La lente di ingrandimento è sicuramente su precoci e quota 41 che sono stati ospitati dalla Rai a “Ballarò” e che sono oggetto anche di interventi in sede locale nei vari Governi Regionali.
Per esempio, la Lega Nord, in Liguria ha presentato un Ordine del Giorno proprio sulla pensione con 41 anni di contributi. Il mancato inserimento del DL 857 di Damiano nella scorsa Legge di Stabilità, quello per intenderci che consentiva l’inserimento della quota 41 nel panorama pensionistico italiano, potrebbe tornare di attualità con questo DEF. E se proprio non sarà esplicitamente inserito, da quello che il Governo prevedrà di spendere per la previdenza, si potrebbero ottenere indicazioni importanti sugli scenari futuri.
Occhio quindi anche all’anticipata per le donne, anche se qui, bisognerà aspettare settembre, con i dati fuoriusciti dal contatore e dal monitoraggio di opzione donna. Stesso discorso per la Naspi e per la situazione critica degli stagionali. I gruppi nei social, le proteste di piazza ed i vari comitati formatisi, ultimo quello dei lavoratori di Ischia, dimostrano come tutti cercano di far sentire la propria voce proprio adesso che sta per arrivare un importante atto governativo.