Solo il tempo dirà se è una cosa positiva o meno per i contribuenti indebitati con il Fisco. Intanto il Consiglio dei Ministri, nella Legge di Stabilità, ha confermato l’imminente liquidazione di Equitalia e del suo modello di riscossione. La novità interesserà una vastissima fetta di italiani e consentirà secondo le stime del Governo, un incasso di oltre 4 miliardi di euro di debiti pendenti. Basterà cambiare concessionario e forse modello di riscossione per permettere questo ingente guadagno per le casse dello Stato? Vediamo nel dettaglio i motivi che spingono l’esecutivo all’ottimismo e cosa comporterà per i contribuenti questa rivoluzione.

La promessa di Renzi

Mesi fa, quando la manovra finanziaria era ancora lontana, il premier Matteo Renzi era uscito sui suoi profili social, con la notizia che il suo esecutivo stava lavorando per cassare Equitalia. Renzi parlò di “funerale” di Equitalia e molti considerarono la notizia come una trovata pubblicitaria, uno spot per recuperare quei consensi che i sondaggi davano in calo per il Governo.

La Legge di Stabilità appena passata in Consiglio dei Ministri ha confermato come nel 2017 il Concessionario tanto odiato dagli italiani verrà chiuso. Renzi, nella consueta conferenza stampa post CDM di ieri, ha parlato di chiusura di un modello di riscossione vessatorio per gli italiani. La chiusura comunque non sarà immediata perché come ha spiegato lo stesso premier, necessita di una fase transitoria, probabilmente di sei mesi.

Il premier ha anticipato anche eventuali polemiche scatenate da chi dice che in questo modo sono favorite le evasioni fiscali, soprattutto quelle grandi. La lotta all’evasione è sempre una prerogativa del suo operato ha ribattuto e proprio in quest'ottica il provvedimento in questione si pone l’obbiettivo di semplificare il rapporto Fisco-cittadini per favorire la cosiddetta “compliance” , cioè con cittadini che di fronte a sconti e semplificazioni saneranno spontaneamente le situazioni pendenti, sia di piccoli sia di grandi importi, con il Fisco.

Addio interessi

Equitalia sarà assorbita dall’Agenzia delle Entrate che avendo in mano dati più diretti e completi delle condizioni economiche dei contribuenti potrà agire con più facilità, velocità e snellezza nell’operato di riscossione. La fase di transizione servirà anche a mettere a posto i problemi dei dipendenti di Equitalia che vanno ricollocati nelle Pubbliche Amministrazioni anche non risultando in pieno lavoratori statali.

Per loro si porrà il problema dell’ingresso per concorso come è stato per i dirigenti incaricati dall’Agenzia delle Entrate, mossa che ha provocato tanti problemi e critiche. Dopo il CDM, il Ministro dell’Economia Padoan ha quantizzato in 4 miliardi la stima di introiti che si spera di recuperare con questa novità. Il motivo dell’ottimismo è per la rottamazione degli interessi sulle cartelle pregresse che saranno cancellati.

Si tratta di una misura che andrà di pari passo con la chiusura di Equitalia e per i contribuenti significherà veder abbattere le sanzioni e gli interessi che nelle cartelle significano importi quanto meno pari ai tributi dovuti perché ipoteticamente evasi. Il contribuente avrà interesse a chiudere le pendenze anche in forma rateale di fronte a quanto risparmierà per via della rottamazione.