Netflix. La maggior parte di noi conosce i servizi di intrattenimento multimediali offerti dall'azienda americana operante nella distribuzione di Serie Tv (principalmente), film e altri contenuti. La storia di Netflix comincia il 29 agosto del 1997, quando viene fondata nella Silicon Valley (nota area industriale della California) da Reed Hastings e Marc Randolph. L'idea di partenza era quella di offrire il noleggio di videogiochi e di DVD, con gli utenti interessati che avevano la possibilità di prenotare il contenuto richiesto via Internet, ricevendolo poi direttamente a casa grazie al servizio postale.

Nel 2007 Netflix cresce, decidendo di allargare il proprio business puntando sullo streaming online on Demand (possibilità per gli utenti di poter usufruire di un contenuto televisivo in qualsiasi momento essi vogliano) in cambio di un abbonamento. L'azienda comincia così ad acquistare prodotti dalle major, le quali approfittano del nuovo canale di distribuzione per smerciare contenuti considerati di seconda mano, non rendendosi bene conto del loro reale valore. Dal 2010, dopo aver avviato produzioni originali, Netflix ha visto una rapida crescita della propria popolarità; dal 2016 il servizio di streaming è presente in oltre 190 paesi, eccetto Cina, Corea del Nord e Siria.

I nuovi equilibri di mercato

Una piattaforma rivoluzionaria e all'avanguardia come Netflix non poteva non spostare il mercato degli investimenti pubblicitari, chiaramente dal piccolo (televisione) al piccolissimo schermo (smartphone). E questo, chiaramente, ha creato le condizioni ottimali per garantire il successo della pubblicità mobile, elemento decisamente positivo tanto per Facebook quanto per Google.

E, ragionando sul lungo termine, la situazione non potrà che stabilizzarsi in tal senso, in quanto si prevede che la fruizione dei contenuti offerti dalla televisione sarà sempre minore. Gli investitori, quindi, avranno sempre meno interesse a proiettare le proprie risorse sul piccolo schermo, a vantaggio chiaramente dei nuovi media, smartphone in primis.

Inserzioni pubblicitarie Social

Che le pubblicità sui Social Media funzionino è, ormai, un dato di fatto facilmente riscontrabile. In effetti, milioni di consumatori si connettono ogni giorno, continuamente, a diversi network (tra cui Facebook e Twitter) dal loro tablet, smartphone o computer. I dati sono inconfutabili: gli utenti passano una quantità spropositata di ore incollati allo schermo per cercare informazioni, condividere foto o stati, chattare con amici o colleghi. E, cosa non da poco, i Social Network hanno inaugurato un nuovo modello di offerta pubblicitaria: quella personalizzata, sulla base dei gusti e degli orientamenti dei singoli utenti. Che ci piaccia o no, questo è l'indirizzo verso cui il mondo delle inserzioni sembra essersi avviato.