I dipendenti Amazon della sede di Castel San Giovanni (Piacenza), la più grande sede del gruppo con più di 4mila dipendenti, sono scesi in sciopero per rivendicare un miglioramento economico e per cambiamenti delle criticabili condizioni di lavoro. Scegliendo appositamente questa occasione: il black friday.

Genesi

Quella del "venerdì nero" è un costume tutto americano come Halloween, e segue di un giorno una delle feste più amate dalle famiglie americane il Thanks giving Day (Il giorno del Ringraziamento) il quarto giovedì di novembre, dedicata alla gratitudine verso Dio per il raccolto e per tutto cio' che di buono si è ricevuto durante l'anno.

L'origine di questa giornata è comunque dubbia, sembrerebbe che nel 1924, il giorno dopo al Ringraziamento, una delle prime società di distribuzione, la Macy's, organizzò la prima manifestazione per festeggiare l'inizio dello shopping natalizio, ma il Black Friday esplose negli anni ottanta per poi spopolare negli altri Paesi.

Caccia delirante che sconfina nella mania

Questa iniziativa ci richiama alla compulsività dei nostri acquisti in periodo di saldi, quando attendiamo di accaparrarci un oggetto che ci piace, che a prezzo pieno sarebbe troppo oneroso per le nostre tasche. Il Black Friday ci viene incontro facendoci sentire gratificati per la scelta a minor costo della cosa che il giorno prima avremmo portato via almeno a circa il doppio.

Inoltre, non abbiamo perso un'occasione, o più, e questo fatto fa salire la nostra autostima. Sostanzialmente la febbre per il Black Friday grava sulla "neurovendita"

La febbre della neurovendita

Ce lo racconta più dettagliatamente Lorenzo Dornetti, psicologo del San Raffaele di Milano, che ha una sua teoria al proposito. Secondo il dott.

Dornetti, ci sono aspetti della psiche che entrano in gioco ogni qualvolta orientiamo la nostra mente verso un acquisto. Giocano a suo favore infatti non solo la razionalità che ci indirizza verso un oggetto piuttosto che un altro, ma anche la musica, i colori, il profumo che si riflettono nell'ambiente dove stiamo per comprare qualcosa.

Lorenzo Dornetti, con il suo team AGF group, è stato chiamato in causa da nomi come Vodafone, Salmoiraghi e Vigano', Blumarine, per far si che la propria campagna pubblicitaria ricalcasse questi criteri. Inoltre si deve dar retta alle parole di richiamo, quelle che si riferiscono ai 5 sensi, fresco, morbido, dolce, caldo, soffice, quelle che suggeriscono al nostro cervello il movimento, quali veloce, flessibile, salire, camminare e infine i termini che tracciano sensazioni emotive nella mente, serenità, gioia, paura, entusiasmo, felicità.