Arrivano i pagamenti dell’Inps del reddito di inclusione, la misura adottata dal governo a favore delle famiglie con particolari difficoltà economiche e con figli a carico volta a contrastare la soglia di povertà nel nostro Paese. I primi pagamenti saranno liquidati nella giornata di sabato 27 gennaio 2018 secondo una nota ufficiale annunciata dall’ente di previdenza sociale.

Rei: il progetto di ‘occupabilità’ per l’inserimento nel lavoro

l'Inps oltre ad avere comunicato la data dei prossimi pagamenti del reddito di inclusione ha anche annunciato che sarà comunicato, a breve, il numero di tutte le domande andate a buon fine e degli aventi diritto alla misura prevista dal Governo.

La presentazione delle domande per l’assegnazione del Rei era partita il primo dicembre 2017 e, in un primo momento, il programma di assegnazione dei relativi pagamenti era stato fissato per il primo gennaio 2018, data che non è stata più rispettata a causa di imprevisti nell'iter organizzativo, intervenuti a sfavore della prevista tempistica. Il ministro Poletti ha ribadito l’inserimento di personale (circa seicento unità lavorative) destinati ai centri per l'impiego, distribuiti su tutto il territorio, che dovranno occuparsi dell’inserimento in ambito lavorativo, dei nuclei familiari che riceveranno la misura economica prevista dal Rei e che saranno inserite nel previsto progetto di ‘occupabilità’.

Che cos’è il Rei? Soglia Isee e requisiti

Il reddito di inclusione è la misura economica dedicata alle famiglie con seri problemi economici che varia da un minimo di 187 euro ad un massimo di 539 euro al mese ed è stata prevista dallo Stato per contrastare la soglia di povertà nel nostro Paese. I requisiti per ottenere l’aiuto economico riguardano una serie di fattori, primi fra tutti l’isee familiare (Indicatore della Situazione Economica Equivalente).

La domanda attualmente può essere fatta dai nuclei familiari con minori, donne incinte, disabili e disoccupati con età superiore ai 55 anni. E' inoltre indispensabile avere un Isee entro i seimila euro e un patrimonio immobiliare che non superi i ventimila euro al di là della propria casa di abitazione. È possibile richiederlo nel comune di residenza o in altri uffici preposti a tale compito.

Il reddito di inclusione è strutturato in due distinte parti: una economica erogata ogni mese dall’Inps tramite una specifica carta di pagamento chiamata ‘carta Rei’ e caricabile per un periodo massimo di un 18 mesi. La seconda parte del progetto contempla invece un programma di inserimento sociale e lavorativo, mosso a contrastare e superare la situazione di povertà dell’ambito familiare. A questo scopo sono state predisposte delle figure di riferimento che dovranno gestire il programma nei servizi sociali di ogni comune. Prossimamente e in particolare dal prossimo primo luglio, grazie a degli ulteriori finanziamenti, stanziati dalla legge Bilancio 2018, il Rei diventerà universale. In pratica, i requisiti di tipo familiare, attualmente contemplati, cambieranno, offrendo ad una platea più ampia di persone l’accesso alla misura economica.