L'Aegsi, l'Autorità di vigilanza sul mercato dell'energia elettrica, il gas e i servizi idrici ha, in queste ore, emesso una delibera che sta facendo gridare allo scandalo decine di associazioni a tutela dei consumatori. L'Autority, infatti, come riferisce anche il Sole24ore ha deciso di suddividere sull'intera collettività dei contribuenti, almeno inizialmente, una parte degli oneri generali non pagati dagli utenti morosi. Per ora l'importo dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 milioni di euro. Ma se si considera che il montante complessivo delle fatture elettriche non pagate si attesta sul miliardo di euro si capisce bene come, questo sia solo un primo assaggio.
D'altra parte l'Autorità per l'energia elettrica e il gas non ha fatto altro che dare seguito a delle precise sentenze emesse in questo senso sia dal Tar Lazio che dal Consiglio di Stato. Ma ciò, ovviamente, non può comunque far piacere ai consumatori e alle varie associazioni che li rappresentano.
I motivi della decisione
La decisione dell'Aegsi, oltre che per rispetto delle sentenze emesse dalla magistratura di merito, ha anche una motivazione più prettamente economica. Infatti, negli anni passati diverse aziende di fornitura elettrica erano andate letteralmente in crisi per l'abnorme massa di insoluti accumulati a seguito del mancato pagamento delle bollette. E ad incidere fortemente sui bilanci di queste ultime erano, in particolare, gli oneri parafiscali che dovevano essere rigirati all'Erario.
Tanto che alcune aziende hanno preferito chiudere piuttosto che arrivare al punto di portare i libri in Tribunale. Un esempio su tutti è la società Gala di Frosinone che sta cercando di far approvare una procedura concorsuale di Concordato preventivo per evitare il Fallimento e che, di recente, ha subito anche il delisting da Borsa Italiana.
Ora questi insoluti saranno caricati nei cosiddetti oneri di sistema all'interno dei quali sono ricomprese varie voci tra cui il bonus elettrico per le famiglie in difficoltà economica o i contributi per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, e pagati dall'intera collettività dei contribuenti regolari.
La reazione delle associazioni dei consumatori
Ovviamente, diverse associazioni dei consumatori sono subito scese in campo per denunciare questa situazione, considerata alla stregua del vero e proprio abuso. Addirittura c'è chi, come l'Unione Nazionale Consumatori parla di vero e proprio sopruso. Inoltre, secondo il responsabile del settore dell'energia dell'associazione Marco Vignola bisognerebbe verificare se, effettivamente, l'Aegsi detenga i poteri necessari per emettere e far rispettare un provvedimento del genere. Anche perché, prosegue, in questo modo si incentiverebbero esclusivamente i morosi a continuare a non pagare. Mentre le aziende elettriche dovrebbero possedere tutti gli strumenti di pressione idonei a far valere le proprie ragioni, da quelli di natura prettamente legale fino all'effettivo distacco della fornitura.
E invita i politici ad agire per abbassare proprio gli oneri di sistema. Per la Federconsumatori, invece, si tratta di una delibera come minimo improponibile che scarica sui cittadini l'onere di crediti che le aziende elettriche non riescono a riscuotere. ci sono tutti gli ingredienti per una nuova battaglia a suon di carte bollate.