Ancora si cerca una intesa per formare il governo, anche se le indiscrezioni vedono come maggiormente plausibile un'intesa tra la Lega di Matteo Salvini e il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio. Ma come arrivare a punti comuni tra i programmi dei due schieramenti? Punto nevralgico della questione risulta essere soprattutto il reddito di cittadinanza, tanto voluto dai pentastellati ma “inaccettabile” per il Carroccio. Il partito di destra infatti non può sostenere una delibera che è fondamentalmente assistenziale: proprio per questo ha proposto una diversa forma di sostegno, definita “reddito di avviamento al lavoro”, che avrebbe costi molto ridotti rispetto al primo e avrebbe una formula studiata per incentivare maggiormente i disoccupati a trovare una occupazione.
In cosa consiste il reddito di avviamento al lavoro?
Anche questo provvedimento prevede una erogazione mensile di circa 750 euro, diretta a chi non ha un lavoro e vive al di sotto della soglia di povertà. Chi beneficerebbe di tale misura, però, dovrebbe obbligatoriamente iscriversi ai centri per l’impiego e accettare il primo lavoro che gli venga offerto. Ma non solo. Questo beneficio non sarebbe a titolo gratuito, bensì erogato sotto forma di prestito da parte di Poste Italiane, a tasso zero e da restituire in 20 anni. Per il primo anno di beneficio, il 50% dell’onere sarebbe a carico dello Stato e l’altro 50% a carico del beneficiario: la parte sostenuta dallo Stato andrebbe a diminuire nel tempo, passando al 30% nel secondo anno di bonus e a zero nel terzo anno.
Cosa cambia rispetto al reddito di cittadinanza?
Secondo i rappresentanti della Lega, questo beneficio avrebbe un carattere di incentivo all’occupazione più del reddito di cittadinanza, visto prevalentemente come una misura assistenzialistica i cui beneficiari sarebbero in misura maggiore i disoccupati del Sud Italia. Inoltre la spesa per lo Stato sarebbe di gran lunga minore rispetto al reddito di cittadinanza, trattandosi in parte di un prestito e non di un investimento a fondo perduto.
Infine, secondo il Carroccio, essendo una misura non gratuita le persone che ne farebbero richiesta sarebbero sicuramente in numero minore rispetto quelle previste per il reddito di cittadinanza.
La formula proposta dal partito di Salvini è praticabile?
Secondo gli avversari politici della Lega il reddito di avviamento al lavoro è difficilmente attuabile in Italia, anche perché presenterebbe delle contraddizioni in termini. Infatti, come potrebbero le persone disoccupate e ammesse a usufruire del bonus, restituire la somma se, dopo i tre anni, non riuscissero a trovare un lavoro?