Il Reddito di cittadinanza, dopo tanta propaganda e annunci, è finalmente stato messo a bilancio per il prossimo anno insieme alla Flat Tax e al superamento della legge Fornero. Nella nota di aggiornamento del Def, dove è stato annunciato un deficit del 2,4%, le misure economiche più importanti del programma di governo sono state previste e messe a bilancio.
Reddito di cittadinanza, i requisiti
Il governo gialloverde avrà così le risorse necessarie per mettere in atto i due cavalli di battaglia delle rispettive forze di governo, il Reddito di cittadinanza e la Flat tax.
Contemporaneamente verranno riformati i centri per l'impiego e la legge Fornero subirà pesanti modifiche. La misura introdotta dal governo per garantire un reddito minimo a tutti coloro che vivono in condizione di povertà prevederà un contributo di 780 euro mensili. Per ottenere il Reddito di cittadinanza bisognerà prendere parte, tramite il centro per l'impiego, a un progetto di reinserimento lavorativo e sociale che punta a trovare al richiedente un posto di lavoro stabile. La partecipazione a tale progetto sarà obbligatoria e bisognerà anche dare la propria disponibilità ad effettuare lavori di pubblica utilità per un minimo di 8 ore settimanali. Gli inadempienti si vedranno togliere il contributo economico.
I beneficiari di questo aiuto economico saranno esclusivamente i cittadini italiani con un reddito inferiore agli 8mila euro annui, ma da quanto risulta fino a questo momento potrebbero essere esclusi i proprietari di un immobile. Al momento le informazioni sul reddito di cittadinanza sono ancora poche, però secondo quanto affermato da Di Maio la misura partirà da marzo 2019 e solo da quel momento ci si potrà iscrivere al centro per l'impiego per chiedere il contributo.
Contributo erogato tramite carta prepagata o App
Il Reddito di cittadinanza verrà erogato digitalmente su un conto ad hoc. L'importo si potrò utilizzare solo con un bancomat o con una App. Le banche dati Inps dei centri dell'impiego, dei comuni e dei centri di formazione saranno presto condivise, assicura Laura Castelli (viceministro dell'Economia).
I beneficiari della misura saranno circa 6,5 milioni di persone. Il contributo però sarà legato anche al criterio di accettazione delle proposte lavorative: sarà possibile rifiutare al massimo 3 proposte di lavoro promesse dal centro dell'impiego, pena la perdita del contributo.