Un sostegno al reddito delle famiglie ed un incentivo alla natalità è l’obiettivo di una proposta di legge popolare proveniente dalla Sardegna. Una regione che fa registrare tassi di natalità tra i più bassi non solo d’Italia, ma addirittura dell’Europa intera potrebbe fare da apripista a questo sussidio per le famiglie che decidono di mettere al mondo i bambini. La proposta proviene da movimento “Popolo della Famiglia” ed il coordinatore nazionale Mirko De Carli ne ha illustrato i contenuti ed il suo funzionamento una volta approvata la proposta.
Come riportano autorevoli quotidiani italiani, tra i quali il romano “Il Messaggero” ed il napoletano “Il Mattino”, la proposta di legge popolare potrebbe presto essere depositata in Parlamento, forte di una raccolta firme che sta avendo discreto successo.
Tre miliardi il costo della misura
Secondo le dichiarazioni di De Carli, la misura graverebbe sulle casse dello Stato per circa 3 miliardi di euro. Una spesa annuale per un provvedimento che sarebbe su base triennale dal 2020 al 2022. I fondi sarebbero estrapolati dal già funzionante fondo della Presidenza del Consiglio per le politiche familiari e le pari opportunità. Come dicevamo entro aprile la proposta dovrebbe essere depositata in Parlamento per l’avvio del suo iter.
Intanto, secondo i quotidiani sembra siano state già raccolte 50.000 firme, segno ineluttabile dell’appeal che un provvedimento del genere ha nei confronti dei cittadini.
La misura nel dettaglio
A legge approvata, il provvedimento andrebbe a garantire alle madri beneficiarie di questo reddito di maternità un importo pari a 1.000 euro al mese dalla nascita del bambino e fino agli 8 anni di età dello stesso.
La misura sarebbe fruibile per ogni figlio ripartendo da zero, cioè garantendo ulteriori 1.000 euro per il secondo figlio e così via. Nel caso in cui il figlio nato sia disabile o se si tratti del quarto figlio, il sussidio passerebbe a vitalizio, cioè non verrebbe revocato all’ottavo anno di età del bambino. Per De Carli la soddisfazione sarebbe incommensurabile se la Sardegna fosse la prima Regione Italiana a dotarsi di questo reddito di maternità perché come accennavamo in premessa, la crisi demografica e la scarsa natalità nell’Isola sono pari a livello europeo solo a quelle della Serbia.
La proposta e la raccolta firme oltre che dal Popolo della Famiglia è appoggiata anche dal gruppo dei “Riformatori” con il suo capogruppo Michele Cossa che ha dichiarato di essere al lavoro per aumentare il numero di firmatari della proposta.