È stato chiarito nelle ultime ore l'importo massimo del reddito di emergenza (Rem), misura economica assistenziale prevista dal governo nel decreto rilancio. Il sussidio economico è destinato alle famiglie italiane che non hanno beneficiato di altre indennità previste per l'emergenza sanitaria da Covid-19. Il reddito di emergenza è compatibile con i nuclei familiari che non presentano componenti che possiedono redditi da lavoro dipendente o autonomo superiori al tetto massimo previsto per la misura stessa. A comunicarlo è stato lo stesso Istituto nazionale di previdenza sociale attraverso la pubblicazione di una circolare con la quale ha voluto chiarire i criteri e i requisiti per l'indennità economica.

Gli importi del reddito di emergenza

Il reddito di emergenza, erogato per un massimo di due mesi (verosimilmente giugno e luglio) potrà arrivare fino a un tetto massimo di 840 euro mensili, cifra prevista per le famiglie composte da due adulti e due figli minorenni, con la condizione che uno dei componenti del nucleo familiare si trovi in una condizione di disabilità o autoinsufficienza. Per un single o per famiglie composte da una sola persona, invece, il beneficio economico sarà pari a euro 400; 560 euro per un nucleo familiare di soli 2 adulti; 800 euro per una famiglia di quattro persone senza disabili. Il termine ultimo per poter richiedere la prestazione assistenziale è fissato al prossimo 30 giugno.

Al momento ci sono state numerose adesioni al sussidio: come comunicato dalla ministra della Pubblica Amministrazione Dadone sono arrivate all'Inps già 150 mila domande.

Criticità e perplessità sul Rem

La procedura di richiesta della misura assistenziale attraverso la piattaforma online sul sito ufficiale dell'Inps presenta però alcune difficoltà.

I più critici sono stati il Forum disuguaglianze e diversità e l'Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, i quali hanno sottolineato una completa assenza di una campagna informativa e di metodi per regolarizzare il sommerso. Problemi che potrebbero far sì che una misura assistenziale ideata per le fasce più bisognose della popolazione possa non arrivare realmente a chi ne ha necessità.

In particolare, l'obbligatorietà di presentare un'attestazione Isee come requisito imprescindibile per poter accedere al Rem potrebbe scoraggiare le fasce della popolazione che attualmente sono fuori dalla rete del welfare pubblico.