Matteo Renzi ha presentato in una conferenza stampa il suo ultimo libro 'La mossa del cavallo'. Il 4 giugno a Roma, il leader di Italia Viva ha così spiegato davanti a microfoni e taccuini alcune delle proposte contenute all'interno della sua fatica letteraria. Tra queste figura una di natura economica e che mira a mettere a disposizione dell'economia nazionale decine di miliardi di ricchezza sommersa che sarebbe inutilizzabile se non per piccole spese. Per questo Renzi propone un 'volountary disclosure', un meccanismo che consente di riportare a galla i soldi.

oggi nascosti magari nelle cassette di sicurezza. attraverso il pagamento di una tassa in percentuale.

Per Renzi i contanti devono lasciare spazio ai pagamenti digitali

Quella di Matteo Renzi sarebbe un'idea propedeutica ad una strada che porterebbe ad "una società senza contante", come lui stesso evidenzia. In sostanza, si andrebbe a legittimare la liquidità che oggi si nasconde allo stato, per far transitare tutti i pagamenti, o quasi, in un mondo digitale. Un mondo tecnologico applicato alla tecnologia che affascina non poco il leader di Italia Viva, anche come occasione di sviluppo per l'Italia. La sua idea è che lo smartphone, ad esempio, possa nel tempo diventare il mezzo di pagamento più utilizzato.

"Dico - ha affermato - innanzi tutto il telefonino, dove si possono aprire straordinarie opportunità anche di natura industriale, creando dei player globali a sede italiana sul tema dei pagamenti digitali".

Renzi tifa per una società cashless

Secondo Renzi, al momento, esisterebbero solo due strade. Continuare a tenere il contante dove si trova, dando la possibilità di spenderlo in piccole tranche, o individuare un meccanismo che lo possa rendere uno strumento proficuo ai fini dell'economia.

Renzi non lo dice apertamente, ma verosimilmente si riferisce alla possibilità che, una volta portato su un conto corrente, la liquidità possa essere in qualche modo investita, divenendo una 'ricchezza' anche per il paese. Negli ultimi giorni, ad esempio, si è registrato un vero e proprio boom nella vendita di Btp nazionali.

"Il fatto - ha evidenziato - che vi possa essere una volountary disclosure per il contante mi sembra una cosa la logica"

Matteo Renzi, rivolgendosi ad un giornalista, ha provato a fare un esempio concreto di quella che è la sua idea. "Se lei - ha detto rivolgendosi all'interlocutore - ha da parte 200.000 euro in contanti lasciate dal nonno ristoratore o dallo zio gioielliere, è chiaro che, nel momento in cui lei deve spendere quei soldi, li spende a pezzettini da 2 o 3.000 euro, ma non li può utilizzare in forma piena per le modalità oggettive di un pezzo di economia di questo paese".

"Secondo le stime di autorevoli personalità del mondo della magistratura - ha proseguito il leader di Italia Viva - stiamo parlando di cifre che spaziano tra i 100 ed i 150 miliardi.

Gli italiani hanno sotto il materasso queste cifre".

Renzi, ha inoltre, rivelato di sostenere l'ipotesi si una società 'cashless'. Allo stesso modo ha sottolineato come la sua proposta sarebbe diversa da un condono, anche perché si tratterebbe di uno strumento 'oneroso' per portare alla legalità le cifre oggetto della discussione.