Negli ultimi mesi si è fatto un gran parlare della possibilità che il gruppo Exor, di proprietà della famiglia Agnelli-Elkann, possa mettere in vendita la Juventus, suscitando di conseguenza grande clamore mediatico. Un clamore spento tuttavia dal gruppo stesso, che ha categoricamente smentito le voci di una possibile cessione del club.

Al contrario, Exor sta preparando un solido programma di investimenti da oltre tre miliardi di euro, destinati a settori chiave come il lusso, la sanità e la tecnologia. L'annuncio è stato fatto a seguito della pubblicazione dei risultati del primo semestre del 2023, che ha visto Exor registrare un utile netto di oltre 2,1 miliardi di euro.

L'Exor ha ufficializzato piano di riacquisto azioni da 1 miliardi di euro

Il gruppo ha contestualmente annunciato un piano di riacquisto di azioni proprie da 1 miliardo di euro che verrà realizzato entro dodici mesi. Di questi, 250 milioni saranno utilizzati per acquistare azioni proprie sul mercato, mentre i restanti 750 milioni saranno destinati ad un'offerta pubblica, in cui gli azionisti qualificati di Exor avranno l'opportunità di stabilire il prezzo a cui vendere le loro azioni, con la possibilità di ottenere un premio massimo fino al 10%.

Il futuro societario della Juventus

Come accennato in apertura, negli scorsi giorni la Exor ha seccamente smentito le indiscrezioni di mercato lanciate da Il Giornale che parlavano di possibile cessione della società Juventus definendo l'ipotesi 'priva di fondamento'.

"La vendita della Juventus da parte della famiglia Agnelli sarebbe tragica, perché loro rappresentano un’istituzione del Paese. Il mondo cambia ma gli Agnelli rimangono gli Agnelli, loro sono stati la Juventus. Se dovesse succedere ciò rimarrei deluso: per me la tradizione vale, non è una cosa da cambiare perché cambia il tempo.

Vendere anche la Juventus sarebbe troppo" aveva dichiarato nei giorni scorsi l'ex portiere dei bianconeri e della nazionale italiana Dino Zoff commentando la possibilità.

Se l'ipotesi di una cessione in toto appare dunque lontana non sarebbe tuttavia da scartare la possibilità di una cessione di quote minoritarie del club, un'ipotesi questa che le figure dirigenziali bianconere starebbero considerando da tempo.

Sul mercato, secondo le ultime indiscrezioni, ci sarebbero tra l'altro una serie di realtà pronte a raccogliere l'invito di investire nella Juventus: in lizza ci sarebbero marchi noti come Walmart, la più grande catena al mondo nel settore della grande distribuzione organizzata con oltre 11.847 negozi e club in 27 paesi (dati relativi al 2021), Apple e Amazon, entrambe con attività nel settore broadcasting, soddisfacendo così uno dei requisiti principali richiesti dalla società bianconera.