Il meeting annuale degli Ambasciatori del Patto Europeo per il Clima ha approfondito temi fondamentali come la sostenibilità, l'innovazione tecnologica e, soprattutto, il coinvolgimento dei cittadini. Al rientro in Italia abbiamo intervistato Marco Sponziello, neo eletto Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima, per conoscere le sue riflessioni e la sua visione riguardo le politiche ambientali sui temi della sostenibilità e dell’innovazione.

Quali sono stati i principali argomenti trattati durante l’incontro degli Ambasciatori del Patto Europeo per il Clima a Bruxelles?

"L’incontro è stato un’occasione preziosa per discutere alcuni dei temi più urgenti in ambito climatico e politico. Sono stati approfonditi l’adattamento climatico, l’inclusività e il ruolo fondamentale dell’Intelligenza Artificiale per coinvolgere maggiormente i cittadini. Inoltre, data l’attuale situazione geopolitica, è stato affrontato anche il tema della difesa comunitaria che sta diventando una priorità al pari del cambiamento climatico".

Durante l’evento, si è parlato anche della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Qual è l’importanza di questa direttiva per le imprese europee e su cosa lei sta lavorando?

"La Corporate Sustainability Reporting Directive rappresenta un passo fondamentale per orientare le imprese verso pratiche sempre più trasparenti e responsabili, in linea con i principi ESG (ambientali, sociali e di governance).

L’obiettivo è spingere le aziende volontariamente e non obbligatoriamente, come prevede la CSRD, a integrarsi maggiormente con le tematiche della sostenibilità, promuovendo una crescita innovativa e che rispetti l’Ambiente e le comunità. L’incontro è stato un’opportunità per analizzare insieme le sfide di questa transizione e discutere come accelerare il processo verso una maggiore sostenibilità.

Personalmente mi sto impegnando a tutti i livelli istituzionali affinché l’UE crei una figura innovativa di forma giuridica aziendale, simile a quella italiana della Società Benefit di impresa medio piccola che volontariamente decide di perseguire obiettivi di sostenibilità. Un forma giuridica che sia adottata da tutti gli stati europei, che sia uniforme per tutti e che distingua immediatamente la tipologia d’impresa sostenibile da quella tradizionale: la European Benefit Company (EBC).

In questo senso spero che la EBC faccia già parte, magari come emendamento, del Pacchetto Ominibus sulla CSRD in discussione in Parlamento".

Come può l’Europa coniugare innovazione e sostenibilità senza compromettere la sua competitività?

"È fondamentale che innovazione e sostenibilità evolvano insieme. L’Europa deve essere in grado di attrarre investimenti in ricerca e sviluppo tecnologico che siano allo stesso tempo innovativi e sostenibili. Solo così possiamo garantire un futuro più verde e inclusivo, dove la competitività del nostro continente non si misura solo su criteri economici, ma anche in termini di capacità di investire in un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente e della comunità.

In altre parole, dobbiamo fare in modo che l’Europa diventi una meta appetibile per quelle imprese che vogliono fare investimenti innovativi e sostenibili, e l’idea di questa nuova forma d’impresa, la EBC europea, ha proprio questo fine".

Un altro tema discusso è stato l’imprenditorialità giovanile. In che modo i giovani possono contribuire a un futuro più sostenibile?

"I giovani sono una risorsa fondamentale per il cambiamento. Hanno una grande capacità di innovare, di pensare fuori dagli schemi e di spingere per un futuro sostenibile. Le iniziative che sono state discusse, come il “Climate Action Village” durante l’evento, sono un esempio concreto di come i giovani possano essere coinvolti e diventare protagonisti della transizione verde, sviluppando idee e progetti innovativi che contribuiscano alla sostenibilità.

È essenziale che l’imprenditorialità giovanile venga incentivata e che i giovani abbiano accesso alle risorse necessarie per trasformare le loro idee in azioni concrete".

Infine, qual è la sua visione per l'Europa in relazione al cambiamento climatico?

"Spero vivamente che, lungo il nostro cammino verso un futuro più verde e inclusivo, innovazione e sostenibilità possano viaggiare sempre più insieme, come due binari che portano verso una sola, grande meta: un’Europa competitiva, innovativa, sostenibile e all’avanguardia. Solo con un impegno collettivo e con investimenti in tecnologia, ricerca e sensibilizzazione, potremo affrontare con successo le sfide climatiche e garantire un futuro migliore per le generazioni a venire".