L’avvicendamento di governo con Letta fresco dimissionario e Matteo Renzi prossimo a succedervi ha contribuito a bloccare la ratifica di alcuni importanti decreti, con l’eccezione dello svuota carceri approvato in extremis dal Senato (il termine ultimo per la conversione era fissato al 21 febbraio, pena la decadenza). Tra i decreti attuativi che non è stato possibile approvare rientra quello che avrebbe dovuto certificare l’avvio del cosiddetto Bonus Bebè 2014; inizialmente approvato dalla Legge di stabilità, il Bonus Bebè 2014 o Fondo Nuovi Nati costituisce un importante bacino di risorse a cui possono attingere tutti i genitori dei figli nati o adottati nel 2012, 2013 e 2014.





Sino all’anno scorso il Bonus Bebè si sostanziava in un contributo a fondo perduto, da quest’anno è invece costituito da un prestito agevolato che non può varcare i 5.000 euro e che va richiesto entro il 30 giugno successivo all’avvenuta nascita o adozione del bambino. In attesa che il Bonus Bebè 2014 si sblocchi a livello nazionale, è tuttavia partita la campagna regionale con quattro territori coinvolti: Lombardia, Piemonte, Toscana e Friuli. Analizziamo dunque requisiti, scadenza e modalità di compilazione della domanda per richiedere il Bonus Bebè 2014 all’interno delle regioni citate.

Bonus Bebè 2014: requisiti, scadenza e compilazione domanda in Piemonte, Lombardia, Toscana e Friuli

Partendo dalla Regione Piemonte, il Bonus Bebè 2014 si sostanzia in un contributo di 250 euro che può essere richiesto dai genitori di figli nati nel 2013 o, se adottati, che abbiano compiuto 3 anni entro il 31 dicembre 2013 e il cui iter di adozione sia terminato nello stesso 2013; la domanda può essere presentata alla propria ASL dai genitori il cui reddito ISEE non varchi la soglia dei 38.000 euro.



Il Bonus Bebè 2014
in Lombardia è invece alimentato dai fondi Nasko e Cresco; il primo, rivolto alle madri che nonostante le difficoltà hanno deciso di portare avanti la gravidanza, consta di 3.000 euro, mentre il secondo ha un valore massimo di 900 euro ed è destinato alle famiglie in precarie condizioni economiche che vantino al proprio interno la presenza di un figlio che abbia da 0 mesi a 1 anno.



Anche per quanto riguarda il Bonus Bebè 2014 attivato in Toscana rileva come requisito il valore dell’ISEE, che non deve varcare la soglia dei 24.000 euro; il contributo, dal valore di 700 euro, può essere richiesto solo da chi risulti ufficialmente residente nella regione dal primo gennaio 2013. Leggermente meno chiara la situazione in Friuli, è per tanto consigliabile attendere una normativa più definita.



Rammentiamo inoltre che il prestito può essere reso nel termine massimo di un lustro e che la domanda non va consegnata, come accadeva in passato, presso l’INPS, bensì presso le banche aderenti all’iniziativa; l’elenco completo di quest’ultime è disponibile online sui portali ‘fondonuovinati.it' e 'abi.it'.



Sebbene la situazione a livello nazionale non si sia ancora sbloccata, il via libera all’erogazione del Bonus Bebè 2014 a livello regionale costituisce senz’altro una buona notizia per decine di famiglie in difficoltà economica; sempre alle famiglie in via di ‘sviluppo’ sono indirizzate le norme entrate in vigore per concedere agevolazioni economiche e detrazioni fiscali a chiunque porti a termine l’acquisto di una prima casa nel 2014.



Per chi invece non abbia ancora avviato l’iter di acquisto di una prima casa e sia ancora legato all’affitto, è bene precisare che il Dipartimento del Tesoro ha ripristinato la possibilità di pagare in contanti per importi al di sotto del 1.000 euro, il tutto nel pieno rispetto della vigente normativa anti-riciclaggio.