I requisiti per chiedere il tfr in busta paga
Per poter ottenere la liquidazione mensilmente in busta paga è indispensabile essere dipendenti da almeno 6 mesi presso un'azienda privata. Una volta fatta la richiesta, il lavoratore di azienda con personale superiore a 50 dipendenti potrà vedere accreditata la quota mensile maturanda di tfr già a partire da un mese dopo la presentazione del modulo, mentre i dipendenti di aziende con personale fino alle 50 unità dovranno attendere 3 mesi. Come spiegato dal Corriere della Sera infatti, questo è il tempo necessario alle pmi per ottenere dallo stato i finanziamenti sostitutivi assistiti - erogati dalle banche - previsti dal fondo di garanzia dello stato stesso. Dal momento in cui inizia l'erogazione della liquidazione insieme allo stipendio, il tfr maturando non sarà più accantonato o utilizzato per la pensione integrativa.Il lavoratore che voglia ottenere mensilmente il tfr in busta paga dovrà avvalersi del modulo Qu.i.r. (acronimo di Quota maturanda del trattamento di fine rapporto come parte integrativa della retribuzione). Il modulo dovrà essere compilato e presentato al datore di lavoro nel lasso di tempo stabilito per la sperimentazione, ossia fra il 1° marzo 2015 e il 30 giugno 2018. Sicuramente è importante sapere che nell'arco di tempo stabilito la domanda può essere presentata quando si vuole, ma in caso di ripensamenti non sarà possibile recedere da tale decisione almeno fino alla fine della sperimentazione. L'importo mensile percepito in busta paga non sarà retroattivo: sarà quello mensile che anziché essere accantonato dall'azienda sarà corrisposto per il mese di riferimento.