Il fondo monetario internazionale ha comunicato ieri, notizia Ansa, l'importo delle sovvenzioni che ogni anno vengono elargite alle compagnie che producono i famigerati combustibili fossili. Si parla dunque di carbone, petrolio e gas. Sono numeri che fanno girare la testa, poiché la stima è di 5.300 miliardi di dollari l'anno. Facendo un rapido calcolo e convertendo il tutto nelle vecchie lire, si sta parlando di circa 20 miliardi al minuto. Il tutto nonostante gli oramai evidenti e innegabili pericoli per l'Ambiente e gli esseri umani derivanti da tali combustibili, come accaduto poco tempo fa alla nave italiana Sorrento di cui non si è più saputo nulla.
Più della spesa sanitaria mondiale, per il FMI una sovvenzione scioccante
A colpire lo stesso fondo monetario internazionale non è tanto la cifra in sé, quanto la cifra rapportata ad altre stime. Il FMI calcola infatti che nel solo 2015 la sovvenzione alle compagnie del petrolio, gas e carbone, supererà la spesa sanitaria di tutti paesi del mondo, arrivando a toccare il 6,5% del Pil mondiale. L'aspetto ancor più drammatico è che questa cifra comprende anche tutti i costi che le compagnie che inquinano, e su questo c'è l'unanimità delle ricerche, non pagano.
Spunta l'ipotesi più che concreta del boicottaggio alle energie rinnovabili
Domani, sabato 23 maggio, si terrà a Corridonia nelle Marche una conferenza sul tema delle scie chimiche e dell'ambiente.
Da molte parti arriva oramai la richiesta pressante di risposte circa l'oscuramento dei cieli con sostanze chimiche che di fatto provocano ogni anno, secondo Dane Wigington che possiede uno dei più grandi impianti di energia solare in California, un calo degli impianti fotovoltaici che spesso arriva anche al 60%. Da qui la grande incoerenza, che appare indubbiamente poco chiara, nelle politiche di gestione ambientale e sanitaria mondiale.
Cosa cambierebbe se si riformassero questi finanziamenti
Ricapitolando, i governi stessi finanziano compagnie che inquinano e causano malattie legate all'ambiente, sempre più frequenti, addirittura condannate all'estero come la Coca Cola che viene però osannata all'expo 2015, e spendono di meno per le cure sanitarie.
Infine di fatto ostacolano le fonti rinnovabili. Ci si chiede se tutto ciò sia un caso. Se solo si eliminassero le sovvenzioni, continua il FMI, ci sarebbe a cascata un impatto fiscale, ambientale e sanitario impressionante. Le emissioni globali di carbonio scenderebbero immediatamente di un quinto, il Pil mondiale crescerebbe del 3,6% e le morti premature per inquinamento si dimezzerebbero. Si salverebbero cioè più di un milione e mezzo di persone ogni anno. Una soluzione efficace e a portata di mano ripetutamente ignorata a favore delle compagnie della morte.