Con un ritardo di due anni finalmente le famiglie che gravano in particolari condizioni di difficoltà, riceveranno il contributo di 275 euro per i figli nati o adottati nel 2014. La Legge 147 del 2013, cioè la Legge di Stabilità che entro in funzione nel 2014, aveva stabilito questo contributo una tantum come Bonus Bebè. Il tutto era rimasto fermo, con gli oltre 33 milioni stanziati per la misura che attendevano di essere sbloccati da un Decreto. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo incentivo.
Cosa bisogna fare?
Un decreto del 23 giugno 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, più specificatamente del dipartimento per le politiche della famiglia ha completato il suo naturale iter attuativo.
Infatti, nella Gazzetta Ufficiale di giovedì 18 agosto, come riporta il quotidiano “il Sole24Ore”, il decreto è stato pubblicato e quindi è operativo. Si tratta del Bonus Bebè da 275 euro in unica soluzione per le famiglie che hanno avuto un lieto evento nel 2014. Per percepire questo incentivo, nessuna domanda è richiesta alle famiglie. Infatti il contributo è un ennesimo aiuto alle famiglie a basso reddito, quelle che hanno ottenuto la carta acquisti, quindi con un ISEE di 6781,86 euro. Entro 90 giorni dall’avvenuta entrata in vigore del decreto, quindi dalla sua pubblicazione, le famiglie otterranno il Bonus. La data precisa è fissata al 17 novembre 2016 (90 giorni), quindi alla prima ricarica utile della carta acquisti, i beneficiari si troveranno oltre alle classiche 80 euro, anche queste altre 275.
Per coloro che non hanno ancora la carta acquisti è necessario richiederla sempre entro il 17 novembre 2016.
I numeri del Ministero
In relazione all’anno 2014, i dati delle nascite, o meglio di quelle che hanno dato diritto alle famiglie ad ottenere la carta acquisti sono state 114.168. Per le adozioni invece il numero è di 3.740.
Sono tutte queste quindi le famiglie che riceveranno il bonus, sempre che nella carta acquisti abbiano ricevuto almeno un accredito. Come dicevamo, oltre a questi, rientreranno coloro che, nel 2014 si trovavano in condizioni reddituali tali da non poter rientrare nella carta acquisti, ma che adesso vi rientrano. Il Bonus è fino ad esaurimento fondi, che sono esattamente 33.526.846,45.
Il Ministero crede che non tutte le risorse saranno utilizzate e pertanto è prevedibile che successivamente all’accredito delle 275 euro, le eccedenze verranno suddivise ulteriormente tra le stesse famiglie, probabilmente con l’accredito del bimestre successivo. Questo provvedimento non va confuso con il Bonus Bebè da 80 o 160 euro al mese previsto dalla Stabilità 2015 perché quello copriva le nascite dal 1° gennaio 2015.