Su proposta del ministro Giuliano Poletti e approvazione del Senato si rende effettivo uno strumento universale di lotta alla povertà il definito: Reddito d'inclusione o (REI).

Quale il contenuto del Reddito d'Inclusione?

Il nuovo reddito d'inclusione o comunemente definito come reddito di povertà sarà un progetto attivo dal 1° gennaio 2018 con possibilità di presentazione della domanda già dal 1° dicembre dell'anno corrente. Il progetto economico si rivolgerà nello specifico a disoccupati, donne in stato di attesa e famiglie in difficoltà economiche.

La sua attivazione prevede automaticamente non solo la predisposizione di un accredito fino a 485 euro, ma il consenso di tutti i soggetti interessati di un progetto attivo di inserimento o reinserimento lavorativo al fine di eliminare l'emarginazione sociale dovuta anche a cause lavorative con l'intervento di relativi enti sociali e scolastici.

Le famiglie maggiormente coinvolte saranno quelle in possesso di minori o disabili, così come comunicato dal Ministro Giuliano Poletti: saranno coinvolte ben 500mila famiglie con minori. Forte coinvolgimento anche di donne in gravidanza, disoccupati con un età maggiore di cinquantacinque anni e stranieri residenti in Italia, in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Tale reddito o bonus può variare da cifre di euro 187 per famiglie composte da un unico soggetto, fino ad arrivare a quote più alte (485 euro mensili) per nuclei familiari più numerosi. Inoltre, il reddito d'inclusione sarà erogato per un periodo massimo di diciotto mesi. Le rispettive somme, nel rispetto dei requisiti, saranno trasferite ai destinatari aventi diritto, tramite una carta prepagata, utilizzabile per l'acquisto di beni di prima necessità, funzionante come un vero e proprio bancomat.

Le domanda potranno essere presentate a partire dal primo dicembre 2017, recandosi al Comune di residenza, e compilando la necessaria documentazione.

Criteri di presentazione della domanda

il sussidio economico o reddito d'inclusione sarà rilasciato a tutti i soggetti in possesso di specifici e determinati requisiti fondamentali.

I fondi stanziati dal Governo sono pari a 1,7 miliardi di euro. Il principale requisito/criterio verificato sarà l'attestazione Isee ossia l'indicatore della propria situazione economica non superiore a sei mila euro annui. Inoltre, se un soggetto risulta in possesso di prima casa, il valore complessivo immobiliare non dovrà superare i 20 mila euro.