Alla luce delle recenti novità vediamo quali sono tasse e imposte sui conti correnti ed i conti deposito, ma anche sui libretti di risparmio, attualmente in vigore: dopo che il governo Letta ha aumentato l'imposta di bollo ed il governo Renzi ha aumentato la tassazione sulle rendite finanziarie (ovvero sui tassi di interesse maturati) occorre fare un po' di chiarezza.
Tassazione rendite finanziarie: quale aliquota su conti correnti, conti deposito, libretti postali
Quando si dice "tassazione sulle rendite finanziarie" si intende semplicemente quanto si paga di tasse sugli interessi maturati dagli investimenti ma anche su quelli del conto corrente e del libretto di risparmio, che investimenti non sono ma comunque producono interessi, per quanto bassi.
Il governo Renzi ha aumentato la tassazione sulle rendite finanziarie dal 20% al 26% ma tra i prodotti che non rientrano in questo rialzo dell'aliquota ci sono i conti deposito, i conti correnti ed i libretti di risparmio, per i quali si rimane al 20%.
Per altri dettagli importanti su questo aumento:
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Imposta di bollo conto deposito, conto corrente e libretto di risparmio
Il bollo sulle comunicazioni finanziarie è un'imposta che ha differente regime in quanto è fissa per conto corrente e libretto di risparmio, progressiva per il conto deposito (ed i buoni fruttiferi postali).
Per quel che riguarda conti correnti e libretti di risparmio l'imposta di bollo è pari a 34,20 euro e si paga solo se la giacenza media è oltre i 5000 euro, ma attenzione: se ad esempio la vostra banca la calcola ogni quattro mesi, per ogni quadrimestre in cui è oltre i 5000 euro si paga un terzo di 34,20 euro, cioè 11,40 euro.
L'imposta di bollo sui conti deposito è progressiva e pari allo 0,20% (due per mille) delle somme depositate. Il governo Letta in autunno l'ha alzata a tale soglia da quella precedente dello 0,15% voluta dal governo Monti (prima ancora era dello 0,10% - 0,12%) ed ha eliminato il minimo di 34,20 euro.