L’annuale ricerca Schroders, da cui deriva il Report sulle tendenze di investimento globali, mostra per il 2014 un calo significativo (almeno per quantoriguarda gli intervistati italiani) della percentuale di persone propensa al risparmio e all’investimento ai fini pensionistici, percentuale che scendequest’anno al 29%.
I dati emersi dallaricerca, inoltre, mostrano come anche l’orizzontetemporale considerato per i propri investimenti sia ampiamente diminuito, basti pensare che il 68% degliintervistati italiani considera una prospettiva temporale di investimento da 1a 5 anni e che solo l’1% programma investimenti oltre i 10 anni.
Il periodointermedio (5-10 anni) è considerato, infine, da una percentuale inferiore al15%. Questi dati confermano come, adinfluire sulle scelte di investimento degli italiani, sia l’attuale senso di precarietà che caratterizza lasituazione lavorativa ed economica del paese.
Stando però a quanto emergedallo studio, la tendenza di ridurre i propri orizzonti temporali diinvestimento puntando quindi su ritorninel breve periodo, piuttosto che volgere le proprie preoccupazioni alla pensione, sarebbe pressoché generalizzata: sebbene, infatti, per il46% degli intervistati totali la pensione rappresenta ancora una priorità, il61% di essi mira a investimenti con rendimento da 1 a 5 anni, il 12% arendimenti annuali e solo il 5% a rendimenti che raggiungono i 10 anni.
Mancanza di stabilità e crisi economicafanno altresì modificare le priorità degli intervistati e, considerando lerisposte degli italiani, emerge che soloil 29% di essi investe pensando alla pensione (una % che è diminuitarispetto agli anni precedenti), il 33%ha come obiettivo il mantenimento del proprio stile di vita in caso diperdita del lavoro e un altro 29% vuoleagire al fine di essere pronto per farfronte alle eventuali emergenze derivanti dai cambiamenti della propriacondizione lavorativa.
In conclusione, la visionegenerale (e italiana in particolare), quest’anno, è ancora quella di pensareall’investimento azionario come maggior potenziale di rendimento, pertanto si preferisce collocare i propri risparmiin investimenti a basso rischio, lasciando solo una minima parte delproprio risparmio per gli investimenti ad alto potenziale di crescita.