C'è una regione in Italia che ha voglia di riscatto: l'Abruzzo, che ultimamente sta facendo grossi passi in avanti per la ripresa economica del territorio. E se parlo di ripresa in questa Regione, è obbligo parlare della società FI.R.A. e del suo presidente Rocco Micucci.

La FI.R.A., Finanziaria Regionale Abruzzo, società a capitale misto, di cui il 51% è della Regione e il 49% è delle banche territoriali, ha lanciato un progetto di finanziamento destinato alle imprese innovative, tramite il bando di concorso "Start Up Start Hope", che scadrà nel 2015 e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria di circa 14 milioni di euro.

L'intenzione di questo bando è dare possibilità di vita a idee imprenditoriali che puntano all'innovazione e a nuovi mercati, attirando così nuovi capitali e nuovi talenti, e creando opportunità di lavoro sul territorio abruzzese. Il Presidente Rocco Micucci, persona molto dinamica e realista, ha infatti dichiarato "l'Italia paga il pegno di aver investito troppo poco in innovazione e ricerca", purtroppo!

Ma in cosa consiste il bando "Start Up Star Hope"? Si tratta di un fondo messo a disposizione per le piccole imprese. Per partecipare è necessario accedere alla piattaforma sul web all'indirizzo www.starthope.it, presentare la domanda con allegato il plan del progetto.

La FI.R.A.

esaminerà la fattibilità dell'idea, caratteristiche di innovazione e rispetto dell'impatto ambientale. Se il progetto risponde bene ai requisiti, allora verrà concesso il finanziamento, che avverrà tramite la partecipazione della stessa FI.R.A. al capitale sociale, fino al 45% e ad un massimo di investimento di 1,5 milioni di euro.

La sua partecipazione è quinquennale e, alla scadenza del quinto anno, opererà la riacquisizione del capitale investito.

I vantaggi? La durata di partecipazione della finanziaria che non è a breve termine, e la riacquisizione del capitale investito che non comporta rimunerazione, come fa solitamente una venture capital, perché la FI.R.A.

investe con denaro di capitali pubblici e ciò consente di lasciare gli utili, avuti nel periodo, agli imprenditori.

Attualmente sulla piattaforma si sono registrati già 280 potenziali imprenditori, con un apporto di 60 progetti innovativi, di cui già 32 sono sotto esame e valutazione; è interessante osservare che alcune domande provengono anche da imprenditori di altre regioni, che sono disposti ad impiantare nuove imprese nel territorio. Ovviamente questi progetti di lavoro "strizzano l'occhio" alla green economy, settore che, nonostante la forte contrattura economica, riesce a trascinare capitali, investimenti in ricerca e a generare nuovi posti di lavoro.

Inoltre la FI. R.A. ha intenzione di creare una "Start Up Region" (prendendo spunto dalla "Israele Start Up Nation"), creando un polo unico di interazione tra università, imprese sul territorio e istituzioni per dare vita ad una nuova economia sostenibile.

Altro cenno importante: la FI.R.A. esamina non solo i progetti innovativi, ma anche le richieste dei cittadini privati, grazie alla gestione dei fondi regionale e nazionale. Ad esempio investe nella ristrutturazione dei centri storici, aiutando quindi quei cittadini privati che vogliono ristrutturare la loro casa, oppure acquistare una nuova prima casa. Appuntamento al 2 dicembre a Torino, in quell'occasione la FI.R.A. approfondirà le tematiche sullo startup.