L'indennizzo dovuto allavoratore, per mezzo dell'INAIL, con la quale il datore di lavoro stipula un'assicurazione obbligatoria, in casodi infortunio sul lavoro, rappresenta un aspetto basilare della disciplina dellacosiddetta responsabilità civile prevista dal codice civile.
Purtroppo, le cronache deigiornali riportano, quasi quotidianamente, situazioni spesso drammatiche chehanno come oggetto gli infortuni sullavoro, con conseguenze spesso letali per i lavoratori. Le misure disicurezza sul lavoro, previste, possono essere disattese dai datori di lavoro,generando, quindi, ipotesi di responsabilitàpenale.
INAIL 2014, quando l'indennizzo non basta: responsabilità penale edanno differenziale
Se l'indennizzo dell'INAIL nonbasta a coprire integralmentel'infortunio, allora, il lavoratore danneggiato può trovarsi nellacondizione di poter chiedere il cosiddetto dannodifferenziale, al fine di recuperare tutto ciò che non viene indennizzatodall'INAIL, al datore di lavoro. Ènecessario, tuttavia, che ricorrano certi presupposti, cioè devono esserci:
- il rapporto lavorativo
- il danno subito
- causalità del comportamento del datore di lavoro che lo rende penalmente responsabile.
INAIL 2014, quando l'indennizzo non basta: onere della prova erisarcimento
Quando l'indennizzo dell'INAIL,quindi, non basta e ci sono gli estremi per la richiesta del dannodifferenziale, da parte del lavoratore, l'oneredella prova è a carico del datore di lavoro, che deve dimostrare di avertenuto un comportamento idoneo a scongiurare qualsiasi situazione di pericoloche possa aver cagionato danni ai lavoratori.
Il datore di lavoro deve,praticamente, dimostrare di aver rispettato tutto ciò che la legge predispone ecomanda, in materia di sicurezza del lavoro.
Infine, ricordiamo che ilrisarcimento del danno differenziale deve completarel'indennizzo dell'INAIL e riguarda solo l'integritàpsico-fisica.