A distanza di qualche tempo dall'insediamento del Governo Renzi, l'Istat rilascia i dati provvisori su occupazione e disoccupazione nel nostro Paese. A inizio 2014 gli Italiani occupati risultano 22.259.000, con una variazione nulla rispetto a dicembre 2013. La cifra è invece in diminuzione dell'1,5% se considerata su base annua: secondo questa chiave di lettura sono stati persi 330.000 posti di lavoro.

Analizzando il mercato del lavoro secondo la chiave "disoccupazione", si rileva che i concittadini disoccupati a gennaio ammontavano a 3.293.000 in aumento dell'1,9% in relazione a dicembre 2013 (persi 60.000 posti di lavoro).

Su base annua il numero di disoccupati arriverebbe a segnare +8,6%.

L'incidenza sui giovani

Oltre a quella adulta, a preoccupare è la disoccupazione giovanile. O per meglio dire della fascia di popolazione tra i 15 e i 24 anni. Qui si contano 690.000 persone disoccupate, pari all'11,5% dei soggetti di questa fascia (cioè più di un giovane su 10 è disoccupato) in aumento dello 0,3% rispetto a dicembre e dello 0,8% su base annua.

Analizzando il contesto per genere, a gennaio si nota un leggero aumento dell'occupazione maschile (+0,1%), che non riesce a controbilanciare la perdita di lavoro femminile (-0,2%). Nell'anno mobile, invece, l'occupazione ha segno negativo sia tra gli uomini che tra le donne, -1,7 e -1,1% rispettivamente.