La riforma delle pensioni 2014 porta con sé nuove notizie. E non si tratta di notizie positive, visto che secondo gli ultimi rumor il governo Renzi potrebbe decidersi per un ricalcolo, che porti tutti a pagare attraverso il sistema contributivo (e cioè in base ai contributi versati), anche coloro che oggi hanno una pensione calcolata con il sistema retributivo (e cioè basata sui guadagni).

Un aspetto della riforma delle Pensioni 2014 che porterebbe parecchi soldi in meno delle tasche degli italiani e un ricalcolo che sarebbe fatto, non c'è dubbio, per favorire il reperimento di coperture per il tagli dell'Irpef che porteranno i famosi 80 euro in più in busta agli italiani.

Ma i tagli sarebbero necessari anche per raddrizzare una situazione che presenta punte di squilibrio notevoli: chi è andato in pensione di anzianità tra il 2008 e il 2012 ha una pensione che è coperta solo in parte dai contributi versati. Alcuni hanno maturato contributi che coprono solo due terzi di quanto incassano mensilmente, si tratta delle pensioni sopra i 3mila euro.

E quindi è facile immaginare che la riforma delle pensioni 2014 eventualmente andrebbe ad aggredire le "pensioni d'oro". Il passaggio al contributivo, attraverso il ricalcolo, però penalizzerebbe un po' tutti: chi prende una pensione da 500 a 750 euro mensili, avrebbe una decurtazione pari al 10-15%, dai 1.000 ai 1.250 si arriva al 20%, dai 1.500 ai 1.750 euro il taglio sarebbe del 25% e infine si arriverebbe a un taglio del 30% per chi riscuote una pensione superiore ai 2.500 euro.

La riforma delle pensioni 2014 continua quindi a scatenare il panico, considerato che sono previsti tagli anche per le pensioni di reversibilità, le pensioni per le vedove di guerre e si pensa anche di aumentare i contributi che le donne versare per andare in pensione (da 41 a 42 anni). Ma ci sarà davvero il ricalcolo e il passaggio per tutti dal retributivo al contributivo? È stato il dg dell'Inps a scatenare il panico: "Far passare al contributivo i vecchi assegni è possibile". Adesso si attende una risposta da parte di Matteo Renzi.