Riforma Pensioni 2014: arriva la pensione anticipata per gli impiegati statali, sarebbe il piano del Governo Renzi illustrato dal ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia: prepensionamenti che dovrebbero portare nuovo lavoro ai giovani nella Pubblica amministrazione.

Riforma pensioni 2014: pensione anticipata statali, piani del Governo Renzi

Incoraggiare e favorire i prepensionamenti nella Pubblica amministrazione per agevolare i giovani a trovare nuovo lavopro. E' questo il piano del Governo Renzi per gli impiegati pubblici. Lo ha svelato ieri il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia per la quale "una sana mobilità obbligatoria" sarebbe una buona soluzione.

A proposito del numero dei lavoratori statali in esubero, la ministra Marianna Madia ha detto soltanto che "85 mila è un numero assolutamente sbagliato anche rispetto al piano Cottarelli".

"L'idea - ha dichiarato il ministro della Funzione Pubblica annunciando l'ipotesi di pensione anticipata per gli statali- sarà quella di provare ad avere uscite, quindi anche con prepensionamenti", ha illustrato il ministro sottolineando che questa è un modo che consentirebbe di aiutare i "giovani ad entrare nella pubblica amministrazioni". Pensioni anticipate in cambio di lavoro ai giovani sembra la ricetta del Governo Renzi.

"Io penso - ha aggiunto Marianna Madia secondo quanto riporta l'Agi - a una sana mobilità obbligatoria, laddove il rispetto - ha sottolineato il ministro della Funzione Pubblica - è quello del diritto del lavoratore, laddove non ci siano degli ostacoli burocratici".

Riforma pensioni 2014: pensione anticipata statali, la reazione dei sindacati

Dopo le parole della ministra Madia ecco la reazione dei sindacati. La segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, si è detta "assolutamente serafica - riporta l'agenzia di stampa Agi - sul fatto che possiamo sfidare questo governo sulla riforma della pubblica amministrazione ma diciamo no - ha aggiunto la leader della Cgil - a tagli lineari.

Il problema - ha aggiunto Susanna Camusso - non è quanti dipendenti pubblici si tagliano, perché se la si fa così - ha proseguito la sindacalista Cgil - non si sta parlando della riforma della Pubblica amministrazione ma si sta parlando di un altro taglio lineare, del fatto - ha aggiunto ancora Susanna Camusso - che si può sul lavoro pubblico, come sulle pensioni trovare le risorse per tenere insieme un paese che continua - ha concluso la Camusso - a essere uguale a se stesso".

Secondo Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, il ministro della Funzione Pubblica Marianna Madia "farebbe bene umilmente - ha detto il leader della Cisl - ad adoperare il suo compito nell'interesse generale anziché - ha aggiunto Bonanni delle chiacchiere generali".

"Siamo al ridicolo - ha commentato il segretario generale dell'Ugl Giovanni Centrella - si pretende dalle organizzazioni sindacali di collaborare con il governo senza invitarle - ha sottolineato Centrella - ad un serio confronto sulla riforma dello Stato. E' chiaro - secondo il sindacalista Ugl - che si tratta di un'operazione meramente elettorale".

Per il segretario confederale della Uil Antonio Foccillo "le riforme della Pubblica amministrazione ogni volta che si sono proposte - ha detto il sindacalista Uil - senza il coinvolgimento dei lavoratori e di chi li rappresenta, hanno raggiunto - secondo Antonio Foccillo - sempre l'obiettivo del fallimento".