Continua a suscitare dibattiti e a scatenare l’ira dei diretti interessati il caso Pensioni Quota 96 Scuola; l’ultima importante mossa è stata quella compiuta dai deputati SEL Giulio Marcon e Annalisa Pannarale grazie alla quale il 24 aprile scorso si è proceduto al deposito di una risoluzione presso la Camera dei deputati, un documento che impegna il governo a riferire circa il reperimento delle risorse economiche pro pensionamento della categoria entro il 15 giugno 2014.



A tenere banco in queste ore è tuttavia il tweet lanciato in rete dal presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia (messaggio riferito alla connessione tra il caso pensioni Quota 96 della Scuola e il DL Irpef) e in merito al quale sono stati avanzati alcuni dubbi interpretativi; ad aver chiarito il tutto è stata Manuela Ghizzoni, cerchiamo allora di capire cosa abbia lasciato intendere Boccia, quale sia stata la replica e come Ghizzoni abbia spiegato il tutto.

Quel che è certo è che il caso pensioni quota 96 Scuola è ormai entrato nel vivo.

Pensioni Quota 96 Scuola, DL Irpef può dare la svolta? Secondo Boccia si, Ghizzoni predica prudenza



Come accennato in apertura, il caso pensioni Quota 96 Scuola è stato recentemente scosso da un tweet del presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia: ‘#DLIrpef ora in Senato, primo provvedimento utile per #quota96scuola imporremo e voteremo proposta’.



L’ipotesi che si è fatta strada in queste ore (e che trapela dallo stesso tweet di Boccia) è quella di presentare un emendamento al DL Irpef che risulti incentrato sul reperimento delle risorse economiche pro pensionamento dei Quota 96 della Scuola, ma il fatto che all’interno del DL non sia presente alcun cenno alla previdenza (neanche all’interno del titolo II - ‘Spesa pubblica’) ha suscitato più di un dubbio circa la reale ammissibilità dell’emendamento, il tutto considerato il principio secondo il quale ogni emendamento deve risultare coerente con la materia disciplinata dal DL in riferimento al quale viene presentato, pena l’inammissibilità dello stesso.



L’ipotesi che un emendamento al DL Irpef incentrato sul caso pensioni Quota 96 Scuola possa essere definito inammissibile è dunque concreta, ecco che la Ghizzoni ha cercato di chiarire il tutto tramite un breve intervento: ‘Fornisco una prima risposta veloce: i dubbi sono legittimi, ma il nocciolo della questione sta nell'affermazione ‘se gli emendamenti non sono coerenti vengono preventivamente dichiarati inammissibili dal Presidente senza neanche essere esaminati nel merito’. Il ruolo del presidente della Commissione Bilancio diventa strategico. L'approvazione della norma nell'ambito del decreto é certamente la via più veloce; l'iter tradizionale è gravato da procedure più lunghe. Nel merito comunque va coinvolto il presidente Boccia. Appena possibile scriverò un aggiornamento sul sito’.



In definitiva bisogna dunque attendere: quel che è certo è che la via più rapida per la risoluzione del caso Quota 96 della Scuola sarebbe quella di calendarizzare la discussione circa la proposta di legge targata Ghizzoni-Marzana in Commissione Bilancio. Solo discutendo il caso direttamente in seno all’organo incaricato di dare un parere decisivo l’iter potrebbe infatti sveltirsi, ma al momento una discussione pro pensioni Quota 96 Scuola non è prevista nè in Commissione Bilancio né presso altri organi istituzionali. Rammentiamo infine che l’ipotesi di un ricorso alla Corte Europea rimane

sempre possibile (il movimento dei Quota 96 ci sta lavorando, ma l’iter non è dei più semplici).



Nel rammentarvi che continueremo a tenervi aggiornati sui futuri sviluppi in tema di previdenza e di pensioni Quota 96 della Scuola, vi riportiamo l’intervento effettuato stamani, 30 aprile 2014, da Manuela Ghizzoni in risposta a quanti temono che si vada oltre il mese di maggio, l’ultimo utile per fare domanda di pensionamento: ‘E’una legittima preoccupazione quella relativa al termine di maggio per espletare le procedure di pensionamento: questo termine è stato fissato in seno al comitato ristretto che ha esaminato il nuovo testo base della pdl 249 (la proposta di legge Ghizzoni-Marzana, ndr.). Può pertanto essere modificato senza particolari problemi. Anzi, credo che il CR debba essere convocato già la prossima settimana per poter concordare questa modifica e sostituire maggio con giugno o luglio, poiché il nostro obiettivo è che la norma sia approvata entro l’a.s. 2013/2014’.