"Spero che tutti possiamo dormire più sereni", afferma uno dei più esposti ed impegnati esponenti della quota 96 Scuola, sul blog "Comparto scuola-Diritti acquisiti", a seguito di notizie trapelate, dopo un incontro di alcuni insegnanti di quota 96 con la senatrice Angela D'Onghia sottosegretaria alla Pubblica Istruzione.

La sottosegretaria, difatti, li ha "fortemente rassicurati" sulla possibilità di una positiva soluzione al loro problema ed inoltre li ha formalmente autorizzati a comunicare a tutto il personale scolastico, docente e personale ATA interessato che il Governo e tutta la maggioranza che lo sostiene sono seriamente intenzionati a che la questione quota 96 venga risolta nell'immediato. Ha altresì aggiunto che verrà presentato un emendamento atto a far inserire Quota 96 nel decreto legge 58 scuola.

Altro forte indizio che la situazione stia "precipitando" in modo favorevole per la quota 96 è la risposta scritta, seppur sintetica ma abbastanza esplicita, data dalla Ministra Giannini ad una sollecitazione sempre scritta, ad un'insegnante di quota 96 che le ricordava i due anni ed oltre, di errori, sofferenze, appelli, false promesse o promesse non mantenute, testo che riportiamo integralmente: "Ne sono consapevole, gentile professoressa, e questo è comune impegno di governo e parlamento. Spero di poter dare presto la buona notizia, che dipende solo da stanziamento di risorse. Buona giornata" Stefania Giannini. 

Potenza delle elezioni? Vero interesse a risolvere il caso?

Stando a quanto sopra riportato, la soluzione sarebbe a portata di mano. Ricordiamo anche che la soluzione non riguarda soltanto i 4000 operatori scolastici tra docenti e personale ATA che vedrebbero riconosciuto finalmente il loro meritato diritto al collocamento a riposo in base alla normativa pre-Fornero, ma anche 4000 precari storici che vedrebbero l'agognata stabilizzazione, contribuendo così ad uno svecchiamento della scuola.

Tutto il mondo della scuola, inoltre, che in questi oltre due anni ha solidarizzato con i Quota 96, saluterebbe favorevolmente un provvedimento preso da un Ministro dell'Istruzione in difesa dei diritti dei suoi lavoratori. Ormai è solo questione di giorni e sapremo la verità.