Lavoro e riforma Pensioni 2014: il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni ha accolto favorevolmente le proposte avanzate oggi dalla leader della Cgil Susanna Camusso; interviene anche il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano.

Lavoro, riforma pensioni 2014, Governo Renzi: la Cisl d'accordo con la Cgil

nel suo intervento al congresso della Cgil a Rimini, Raffaele Bonanni - commentando la relazione della Camusso che ha parlato di una riforma pensioni da condividere con il Governo Renzi e che veda uniti Cgil, Cisl e Uil - si è detto d'accordo sulla necessità di rilanciare la contrattazione e la riforma pensioni.

Il leader cislino ha sottolineato che i sindacati possono "ritrovare la forza di darsi delle linee". La contrattazione, secondo Bonanni, è alla base della rappresentanza, è "la radice del sindacalismo". "Spero che riusciremo - ha detto il leader della Cisl al congresso Cgil secondo quanto riporta l'Agi- a incardinarci in questa strada con una proposta dettagliata per mobilitare il sindacato e i lavoratori. La Cisl - ha proseguito Raffaele Bonanni - è d'accordo ad aprire una discussione sulla previdenza, che "non deve essere fallace ma vittoriosa, perché se la perdiamo diventa un problema serissimo. Dobbiamo offrire - ha aggiunto il sindacalista parlando delle ipotesi di riforma pensioni - una proposta molto forte: qualcosa che assomigli all'obbligatorietà passando per la riduzione delle tasse sulla previdenza integrativa e per l'unificazione dei fondi".

Riforma pensioni 2014, esodati, Quota 96 scuola, Damiano: 'Decisivo ruolo sindacati'

Il passaggio sulla riforma pensioni è stato il più applaudito e commentato del discorso di Susanna Camusso al congresso Cgil. "Sul fronte previdenziale - ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano impegnato sulle proposte di riforma pensioni 2014 - abbiamo apprezzato la proposta avanzata a Cisl e Uil di costruire una vertenza per la modernizzazione del sistema delle pensioni, attraverso l'adozione di un criterio di flessibilità che tenga conto del nuovo mercato del lavoro.

Senza un'adeguata spinta sociale unitaria sul tema delle pensioni - ha aggiunto Cesare Damiano, del Partito democratico, in attesa del tavolo di confronto sulla riforma pensioni del Governo Renzi che si insedierà il 7 maggio - difficilmente risolveremo in tempi brevi i gravissimi problemi aperti: esodati, quota 96 scuola degli insegnanti, ricongiunzioni ed indicizzazione delle pensioni in essere.

Il Governo Renzi - ha aggiunto l'ex ministro del Lavoro - va sollecitato ad assumere questi temi come una delle priorità ed a stanziate le risorse necessarie, il ruolo del sindacato si conferma ancora una volta decisivo".