Si è insediato ieri sera al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il tavolo di confronto del Governo Renzi che dovrà valutare le prime proposte di riforma Pensioni 2014. La priorità da affrontare è quella dei lavoratori esodati, mentre sono al vaglio del governo le ipotesi di pensione anticipata e prepensionamenti statali proposti dai ministri Giuliano Poletti e Marianna Madia.
Riforma pensioni 2014, priorità esodati: insediato tavolo Governo Renzi
La prima riunione del tavolo di confronto del Governo Renzi, sfidato sulla riforma pensioni 2014 dalla leader della Cgil Susanna Camusso, è stata dedicata alla questione dei lavoratori esodati rimasti senza lavoro e senza pensione dopo la riforma delle pensioni della Fornero.
Al confronto, oltre al ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, hanno partecipato il sottosegretario al ministero dell'Economia e delle Finanze Pierpaolo Baretta, i vertici dell'Inps, ed i presidenti, i vicepresidenti e i capigruppo delle commissioni Lavoro della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Il vertice durante il quale è stata approfondita la questione delle pensioni con l'obiettivo di tracciare un quadro completo e dettagliato della situazione con particolare riferimento alla platea degli esodati, si è concluso "con la proposta del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, condivisa dagli altri partecipanti, di proseguire il confronto per trovare in tempi il più possibile rapidi - si legge in una nota del ministero - una soluzione strutturale al problema".
Riforma pensioni 2014: proposte del Nuovo centrodestra, intervento di Maurizio Sacconi
Secondo il capogruppo del Nuovo centrodestra al Senato della Repubblica, Maurizio Sacconi, che ha partecipato ieri alla prima riunione del tavolo di confronto sulla riforma pensioni convocato dal ministro Poletti, "la riforma pensioni Fornero - ha dichiarato l'esponente dell'Ncd di Angelino Alfano - si è rivelata troppo rigida tanto che, dalla sua approvazione, sono state impegnate risorse pubbliche per undici miliardi e mezzo con lo scopo - ha aggiunto Maurizio Sacconi - di salvaguardare, in base alle pre vigenti regole previdenziali, coloro che in buona fede avevano accettato volontariamente una uscita precoce dal rapporto di lavoro".
Vi è oggi "la necessità - ha detto Sacconi parlando di pensione anticipata - oltre che del rafforzamento delle politiche per l'invecchiamento attivo, di una correzione strutturale della riforma che consenta, entro certi limiti, un pensionamento anticipato rispetto alla nuova età disposta dalla riforma pensioni in termini compatibili - ha concluso capogruppo del Nuovo centrodestra al Senato - con i vincoli di finanza pubblica"-