La delibera in materia dell'equo compenso giornalistico stabilisce delle tariffe minime nella retribuzione del lavoro autonomo giornalistico, riconosce il contratto di lavoro di collaborazione coordinata e continuativa e definisce degli importi di pagamento per ogni articolo scritto in relazione all'albo di iscrizione del collaboratore di carta stampata e web, la tipologia di giornale per cui si scrive il pezzo e il contratto di lavoro che si sottoscrive.

Equo compenso giornalisti: a chi spetta

La delibera Commissione governativa ex legge 31/12/2012 n. 233 definisce i parametri per la determinazione dell'equo compenso nel lavoro giornalistico, per gli iscritti all'albo dei giornalisti professionisti o dei pubblicisti, che forniscono ad aziende editoriali contenuti informativi sotto forma di testi e/o servizi, corredati da foto o video.



Sono compresi i soggetti che svolgono delle prestazioni professionali della medesima tipologia sopra elencata con con contratto di lavoro non subordinato. Le prestazioni giornalistiche e la fornitura di testi informativi anche corredati di foto e video, presentano delle variabili di pagamento, stabilite con precisione nella tabella in materia di equo compenso del lavoro giornalistico.

Equo compenso: tariffe quotidiani e periodici

In base alla delibera in materia di equo compenso i giornalisti che lavorano per i quotidiani fornendo un minimo di 144 articoli annuali di estensione minima di 1.600 battute hanno diritto a un trattamento economico annuo minimo pari a 3.000 euro, con media mensile di 250 euro circa. Lo stesso trattamento economico annuale è applicato ai giornalisti che collaborano con periodici settimanali con un numero di almeno 45 pezzi all'anno di 1.800 battute e sui periodici mensili con un articolo per numero di almeno 7.000 battute. Non sono considerati gli articoli forniti alle aziende editoriali con altre tipologie di periodicità.

I giornalisti che collaborano con periodici editi dalle imprese firmatarie del contratto USPI (Unione Stampa periodica Italiana) con almeno 4 prestazioni mensili hanno diritto a un trattamento economico annuo pari a 2.200 euro. In caso di prestazioni lavorative superiori al livello minimo, il compenso spettante deve essere concordato in proporzione ai parametri applicabili. Le prestazioni giornalistiche con fornitura di articoli di almeno 1.800 battute hanno diritto a un compenso minimo di 14 euro per pezzo. La richiesta di un'estensione maggiore prevede l'accordo preventivo tra azienda editoriale e collaboratore sul compenso spettante per il pezzo.

Equo compenso: tariffe Agenzie Stampa e Web

I giornalisti che collaborano nelle Agenzie di stampa, con un minimo di 40 pezzi, hanno diritto a un trattamento economico annuo euro pari a 3.000 euro. Il compenso è maggiorato del 30% se corredato da foto; del 50% se corredato da un video, anche non montato. I giornalisti che collaborano per testate giornalistiche online, fatta eccezione di blog e social network, con un minimo di 40 articoli hanno diritto allo stesso trattamento economico.



I giornalisti che collaborano per Emittenti radio e televisive locali con numero minimo di 6 prestazioni al mese hanno diritto a un trattamento economico annuo di 3.000 euro. La media mensile del compenso, anche per questa tipologia di giornalisti che esula dalla carta stampata, è di circa 250 euro. Si attendono comunque l'intesa con la Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), sul contratto collettivo nazionale dei giornalisti.