Continuano a susseguirsi i rumors e le possibili indicazioni di aggiustamento per la prossima riforma delle Pensioni 2014 e per la riorganizzazione della PA. Il prossimo venerdì (13 giugno), ad esempio, si potrà finalmente avere informazioni definitive sul disegno di legge che potrebbe offrire agli statali una forma di pensionamento anticipato.

Le ultime affermazioni del Ministro Poletti sull'età pensionabile

Il Ministro del lavoro Poletti ha precisato che non risulta allo studio una modifica dell'età pensionabile. Questo significa che non vi sarà alcun abbassamento dell'età anagrafica con cui si può raggiungere il traguardo dell'assegno pensionistico; d'altra parte si conferma anche che non è previsto nemmeno un allungamento di questo parametro.

Ciò non toglie che vi siano alcune situazioni particolari da affrontare. È lo stesso Ministro ad affermare: "penso a chi ha 60 anni, gli mancano tre anni alla pensione, perde il lavoro e ha due anni di ammortizzatori: gliene manca uno solo alla pensione ma è impossibile rioccuparlo. A questi dobbiamo dare una risposta".

La proposta del Ministro Madia sull'esonero obbligatorio

Una delle proposte a cui sta pensando il Governo prende nome di esonero obbligatorio. A occuparsene è il Ministro Madia (funziona pubblica), che sta lavorando sulla riorganizzazione dell'apparato statale e della pubblica amministrazione.

I lavoratori pubblici esonerati potranno lasciare il lavoro con anticipo, ma ci saranno dei requisiti da rispettare.

In primo luogo non dovranno mancare più di 5 anni dal pensionamento. Inoltre, potrebbero ricevere solo una parte della retribuzione (la percentuale non è stata ancora definita), mentre i contributi pensionistici continueranno a essere pagati.

Nella pubblica amministrazione si contano circa 80.000 esuberi. Molti di questi potrebbero essere semplicemente ricollocati in altri uffici.

Per altri 25.000 potrebbe arrivare l'esonero vero e proprio. Un'iniziativa politica di questo genere sarebbe accolta positivamente? Di per certo potrebbe rendere più efficiente l'apparato pubblico e liberare al contempo posti importanti per ringiovanire la PA e far ripartire un minimo di turn-over.