Riforma Pensioni 2014, mentre annuncia pensione anticipata e lavoro per i giovani nella Pubblica amministrazione il Governo Renzi è chiamato a fare i conti con la questione esodati. Intanto interviene il Csm a difesa delle pensioni dei magistrati.

Riforma pensioni 2014, esodati, ricongiunzioni pensionistiche, Governo Renzi: ddl alla Camera

E' ripreso mercoledì 18 giugno, nella commissione Lavoro della Camera presieduta dal deputato Cesare Damiano, l'esame del testo unificato dei disegni di legge finalizzati a risolvere la questione esodati aperta dalla riforma pensioni della Fornero che ha lasciato di fatto migliaia di persone senza lavoro e senza pensioni.

Con i ddl sugli esodati presentanti nell'ambito del confronto sulla riforma pensioni 2014 del Governo Renzi si prevede sostanzialmente la modifica alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico. E a proposito di riforma pensioni nella seduta di giovedì 19 giugno della commissione Lavoro di Montecitorio si discuterà di disegni di legge che prevedono la cumulabilità dei trattamenti pensionistici di reversibilità e la ricongiunzione pensionistica.

Riforma pensioni 2014, Damiano (Pd) al Governo Renzi: 'Nessun alibi su esodati, fare in fretta'

"Abbiamo chiesto al Governo - ha detto il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano (Pd) - una risposta tempestiva che faccia fare un altro passo avanti verso la soluzione del problema, come ha promesso Matteo Renzi.

Il tempo stringe - avverte l'esponente del Partito democratico - e non ci sono più alibi. La prima salvaguardia di lavoratori esodati - ha spiegato in una nota l'ex ministro del Lavoro intervenendo sulla riforma pensioni 2014 - ha utilizzato tutte le risorse stanziate e raggiunto il numero delle 65.000 persone previste. La seconda salvaguardia - continua il parlamentare del Pd Cesare Damiano - ci risulta che abbia coinvolto meno di 20.000 persone a fronte delle 55.000 previste. Questo vuol dire - aggiunge - che c'è un risparmio di circa due miliardi di euro, parte del quale può essere utilizzato per salvare altri lavoratori rimasti senza reddito - conclude Damiano chiedendo interventi al Governo Renzi - a seguito di una riforma pensioni del Governo Monti sbagliata e socialmente iniqua".

Pensioni dei magistrati, interviene il vice presidente del Csm Michele Vietti

E a proposito di pensioni dei magistrati interviene Michele Vietti, vice presidente del Consiglio superiore della magistratura. "Francamente - ha detto in un'intervista al Messaggero ietti in un'intervista al Messaggero - non è facile giustificare perché i magistrati vadano in pensione a 75 anni, i professori universitari a 70, gli ambasciatori a 65. Difficile pensare - ha aggiunto il vice presidente del Csm - che fare il magistrato sia una garanzia di maggiore longevità, ma serve - ha concluso Michele Vietti - gradualità nella riduzione dell'età pensionabile".