Il governo Renzi, dopo il clamoroso successo alle elezioni europee, sta lavorando in queste ultime ore per ultimare la proposta per la riforma delle Pensioni e della Pubblica Amministrazione; secondo il Sole 24 Ore il disegno legge che sarà presentato venerdì 13 giugno prevede lo "scivolo" degli statali, ossia la possibilità dei dipendenti pubblici di andare in pensione anticipata.

Dunque non ci saranno più gli esodati della riforma Fornero, ma gli esonerati; in merito il ministro Marianna Madia ha spiegato durante la conferenza stampa a palazzo Chigi che il prepensionamento degli statali prevede l'esonero obbligatorio dal servizio per i dipendenti meno qualificati, a cinque anni dal ritiro, i quali potranno restare a casa e percepire il 65% dello stipendio, pur mantenendo i versamenti per i contributi previdenziali.

L'ipotetica rivoluzione della PA consentirà ai dipendenti che abitano fuori dalle città in cui lavorano di essere ricollocati presso amministrazioni del Comune di residenza con orario di lavoro part time e con una riduzione dello stipendio al 20% al 25%; qualora non fossero disponibili posti nel Comune di residenza, il dipendente pubblico potrà andare in pensione anticipata con il 65% dello stipendio con l'esonero dal servizio.

L'introduzione dell'esonero dal servizio è una misura che rientra nei tagli e nella riduzione della spesa della PA, insieme all'introduzione della staffetta generazionale, della mobilità e del trattenimento in servizio, ovvero la possibilità di prorogare per ulteriori due anni il lavoro una volta maturati i requisiti minimi previdenziali.

Immediato a una settimana dalla presentazione del disegno legge sulla riforma della PA è arrivato lo stop della Ragioneria Generale dello Stato; a riguardo il capo dell'Ispettorato generale Francesco Massicci ha sottolineato il suo scetticismo sulla reale possibilità di realizzare la riforma Madia affermando che è troppo costosa: "Se pensioniamo gli insegnanti di lettere, ma resta la cattedra e devo rimpiazzarli, abbiamo da pagare la pensione, lo stipendio e la buonuscita".

Intanto in attesa delle raccomandazioni della Commissione Europea sulle riforme strutturali, dal Festival dell'Economia di Trento il ministro dell'economia Padoan ha precisato di non essere favorevole ad un aumento dell'età pensionabile precisando che quest'ultima è già "indicizzata alle aspettative di vita", ma ha anche affermato di non essere d'accordo agli interventi per abbassare l'età pensionabile che stanno facendo alcuni Paesi Ue come la Germania.