All'inizio della prossima settimana (lunedì 30 giugno 2014) arriverà finalmente alla Camera il testo prodotto grazie al lavoro di supervisione di Cesare Damiano. La discussione avrebbe dovuto aver luogo lo scorso lunedì 23 giugno, ed evidentemente l'argomento risulta oggi ancora più caldo.

Pesano infatti le pressioni derivanti da altre fazioni del Governo e in questo senso non sono stati certamente di aiuto i pareri provenienti dall'Inps e dalla Ragioneria dello Stato, giunti come un temporale a ciel sereno nel mezzo della scorsa settimana. Secondo tali fonti, una forma di tutela pensionistica come quella prospettata nei mesi passati avrebbe l'improponibile costo di decine di miliardi di euro.

Una cifra decisamente insostenibile per un Governo chiamato dall'Europa a mantenere i conti in ordine e a rispettare il patto di stabilità, che deve combattere contro lo spauracchio di nuove sanzioni all'orizzonte o di ulteriori manovrine nel caso le cose non dovessero andare nel verso giusto.

Le novità in arrivo per gli esodati il 30 giugno: in vista la sesta misura di tutela?

Il Governo ha quindi deciso di porre l'attenzione sulla questione più pressante e urgente, ovvero quella degli esodati. È lo stesso Cesare Damiano a dare notizia dell'accelerazione sulla questione, affermando che: "il 30 alla Camera andremo in aula con una proposta di legge sugli esodati. Speriamo che il Governo per quella data si unisca a noi".

A riportare tali affermazioni è l'agenzia ANSA, che attribuisce a Damiano ulteriori conferme: "abbiamo accantonato 11 miliardi che devono servire a evitare che altre persone finiscano nella tagliola della legge Fornero sugli esodati. Quella è una legge sbagliata e noi dobbiamo dirlo".

La salvaguardia degli esodati lascia a bocca asciutta Quota 96 e lavori usuranti

Si ritiene che possa trattarsi a tutti gli effetti della sesta misura di salvaguardia per gli esodati, necessaria quanto mai, ma in grado di dirottare tutti i fondi disponibili e di far naufragare nel breve termine le aspettative dei quota 96 appartenenti alla pubblica amministrazione e di chi aspira al prepensionamento poiché svolge un lavoro usurante.

A oggi è impossibile predire con certezza cosa avverrà a seguito della discussione in programma per lunedì, ma per queste ultime categorie le possibilità di ottenere misure specifiche non sono particolarmente alte.

Per queste ultime categorie la realizzazione di eventuali misure slitterà probabilmente a luglio, quando si discuterà il decreto sul Welfare o addirittura al prossimo ottobre (con l'approvazione della legge di stabilità).